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Tsumani del 2006, Gigi D’Alessio scampato per miracolo: “Presi Luca in braccio e scappai. Mi sono sentito in colpa per essere sopravvissuto”

Pubblicato: 27/12/2024 14:58

Gigi D’Alessio non dimentica quella tragedia. Era il 26 dicembre 2004, quando lo tsunami travolse i Paesi affacciati sull’Oceano Indiano. Onde alte fino a 30 metri distrussero tutto. Ci furono 230mila vittime e 22mila dispersi. Il cantante napoletano era in vacanza alle Maldive con la famiglia. Voleva trascorrere un Natale di relax, ma si trovò davanti a un incubo.
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Lo straziante racconto di Gigi D’Alessio

«Il mare diventò un mostro che divorò quel paradiso», racconta Gigi. Un muro d’acqua spazzò via ogni cosa. In quel momento, prese in braccio il figlio Luca, che allora aveva poco più di un anno. Corse verso il bungalow accanto. Lì c’erano Claudio e Ilaria, gli altri figli. L’acqua saliva, il pericolo aumentava, ma riuscirono a mettersi in salvo.
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«Raggiungemmo una zona sicura tra urla, disperazione e distruzione», dice il cantante. Nulla si salvò. Gigi parla di fortuna. «Penso ai più poveri, ai più deboli, a chi non ha trovato un posto sicuro», riflette. E quel senso di colpa non lo abbandona. Lui tornò alla sua vita, mentre tanti persero tutto.

“Ringrazio ancora chi ci ha salvati”

Oggi, dopo vent’anni, il ricordo è vivo. Gigi porta nel cuore l’immagine di quella gente. «Ricordo la loro forza, il coraggio di scavare tra le macerie, la capacità di aiutare anche noi turisti», conclude. Una testimonianza di resilienza in una delle tragedie più grandi della storia recente.

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Ultimo Aggiornamento: 27/12/2024 15:40

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