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Tè in bustina, ecco quali sono i migliori al supermercato. La prova d’assaggio di Dissapore

Pubblicato: 28/12/2024 11:34
tè in bustina migliori

L’approccio al in Italia sta conquistando un pubblico sempre più vasto, per quanto il caffè resti imbattibile. Le persone, però, principalmente conoscono quelli in vendita al supermercato e lì lo acquistano. In genere ci si ritrova davanti a un immenso scaffale stipato di scatole e scatoline che genera un certo spaesamento. Le proposte sono talmente tante e diversificate che non è semplice neppure capire dove stiano le tisane e dove i tè, quali differenze intercorrano fra un tipo e l’altro e, fondamentalmente, quali sono i migliori. In questo marasma è inevitabile che il cliente finisca per affidarsi a due fattori: la marca e il prezzo. Dissapore, però, ha pubblicato un lungo approfondimento sul tema, andando a individuare, dopo una prova d’assaggio con un’esperta, quali sono i tè in bustina migliori al supermercato. Vediamo cosa è emerso.
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Lavinia Martini ha chiesto all’esperta di tè Alessandra Celi di accompagnarla in una prova d’assaggio per capire quali siano i tè in bustina migliori in vendita al supermercato. Spiega Alessandra Celi: “Il livello è all’incirca lo stesso, con più o meno errori di lavorazione. Per quanto riguarda il sapore del tè, ritroviamo in tutte le tazze un gusto estremamente piatto, non c’è complessità aromatica. In qualche caso abbiamo una maggiore astringenza. Un altro aspetto fondamentale per un tè di qualità è la persistenza, quello che ti rimane in bocca dopo aver bevuto, anche a distanza di minuti. Qui non riusciamo a riscontrarla, se non con note astringenti e troppo tanniche”. Poi conclude: “Visto che la qualità è molto simile, sul tema del prezzo possiamo ipotizzare che la differenza non la faccia il tè in sé ma tutto il resto, come il packaging, il brand e il prezzo applicato dal distributore finale”. Vediamo ora i migliori selezionati dalla rivista e il commento.

Partiamo dal tè Star, il primo tè in filtri lanciato in Italia negli anni ’60: “Sappiamo che è una miscela ma non abbiamo indicazione sulla provenienza del prodotto. All’assaggio il colore è limpido, un bel colore a dire il vero, molto vivido con tendenza al rossastro. Non c’è un vero e proprio profumo, piuttosto un odore. Al palato non è persistente, ha un gusto piuttosto piatto che non rimane in bocca, privo di aromaticità. C’è anche un vago sentore di carta”.
Twinings: “Quando dici tè, dici Twinings. Come molti sanno, il marchio appartiene a un’azienda britannica, la Twining and Company, che dal 1706 ha immesso sul mercato britannico il tè e che dall’inizio dell’800 ha ricevuto il Royal Warrant presente su tutte le scatole come produttore ufficiale della famiglia reale. Percepiamo una nota oleosa e una nota fruttata. Il colore è rosso scuro, abbastanza spento e tendente al marroncino. Acido è la prima sensazione che si sente al palato, appena ingoi sparisce il sapore, ma la nota acida rimane. È estremamente tannico, più si beve più la lingua si allappa. L’astringenza tende a trasformarsi in amarezza: nel tè viene considerata un difetto, un errore di lavorazione”.
Lipton: “A differenza degli altri, Lipton infatti non solo distribuisce il tè ma ha anche delle piantagioni di proprietà. Al colore abbiamo un rosso profondo che tende leggermente al marrone. Al naso percepiamo una nota oleosa. Al palato, la prima cosa che mi colpisce è il tannino accompagnato da una profonda astringenza. È percepibile anche un piccolo difetto nell’ossidazione, probabilmente fatta in modo troppo repentino, che si concretizza nella presenza di una nota erbacea. Le foglie del tè durante l’ossidazione perdono gli elementi erbacei proprio per liberare il loro potenziale aromatico”.
Cupper: “Un tè di agricoltura biologica, miscelato e confezionato nel Regno Unito. Il liquore è torbido, meno lucente e più tendente al rosso. Anche in questo caso troviamo un’assenza di aromi riconoscibili, il gusto è piuttosto piatto, senza punte di acidità, leggermente allappante sul palato. Quando annuso la bustina posso ritrovare lo stesso sapore anche sul palato”.

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