Ancora giallo, in Italia, sulla morte di una donna di 41 anni, originaria di Sava e residente a Maruggio, trovata priva di vita la notte tra il 24 e il 25 dicembre dopo essere caduta dal sesto piano dei più noti alberghi di Taranto, l’hotel Delfino, situato su viale Virgilio, a Taranto. A dare la notizia della scomparsa era stata in precedenza la famiglia, che non aveva più notizie di lei da giorni: l’ipotesi sull quale si indaga è quella di istigazione al suicidio.
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La donna si era sistemata nell’hotel tarantino portando con sé un bagaglio minimo. Nonostante le apparenze il pm Raffaele Graziano, insieme con gli uomini della squadra mobile, continua le indagini per accertare i fatti dopo aver aperto un fascicolo contro ignoti e lasciandosi aperte tutte le porte, compresa quella dell’istigazione al suicidio. Il suo ex fidanzato è stato ascoltato come persona informata sui fatti.
L’autopsia effettuata la settimana scorsa ha confermato un politrauma fratturativo derivante dalla caduta, ma al magistrato occorre un approfondimento ulteriore per escludere altre ipotesi. Durante i primi esami, non erano mersi segni lesioni esterne sul corpo della donna. Pare anche accertato che le telecamere della videosorveglianza quella notte non funzionassero.
Come spiegato dal Corriere della Sera, la 41enne aveva problemi dal punto di vista psicologico e gli inquirenti intendono accertare come abbia raggiunto da sola Taranto dal suo luogo di residenza, se ha viaggiato con qualcuno, come abbia trascorso gli ultimi giorni della sua vita. Dopo l’autopsia il corpo è stato restituito alla famiglia che domenica 29 dicembre ha celebrato il funerale.