Nella puntata di Report andata in onda il 29 dicembre, Giulio Valesini e Cataldo Ciccolella, con la collaborazione di Norma Ferrara e Evanthia Georganopoulou, hanno realizzato un servizio che è andato a indagare cosa succede se gli interessi commerciali indirizzano la pratica medica. L’innovazione in medicina ha certamente prodotto dispositivi medici sempre più efficaci, capaci di salvare vite umane e farci vivere meglio, ma questi apparecchi sono anche molto costosi e incidono sul bilancio del Servizio sanitario nazionale. Per questo il loro uso deve essere appropriato e determinato solo da ragioni scientifiche. Ma a volte potrebbe non essere così… Ad esempio, le valvole percutanee per la cura della stenosi aortica, le TAVI, stanno soppiantando la cardiochirurgia. Come affermato nella trasmissione, “hanno molti vantaggi sul breve termine ma delle serie controindicazioni sul lungo termine“. Eppure, i cardiologi europei intendono abbassare a 70 anni la soglia di impianto consigliata dalle linee guida, laddove oggi è 75 anni. Perché?
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Alcuni sponsor del congresso della Sicilian Cardiovascular Academy temevano in particolare il professor Antonio Micari, primario al policlinico di Messina e cugino dell'europarlamentare di FDI Ruggero Razza.
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Si legge su Report: “Le TAVI costano circa 17mila euro contro i 3mila delle valvole per chirurgia. Alcuni ricercatori ritengono che le multinazionali del dispositivo abbiano rapporti troppo stretti con i medici e stiano indirizzando questa svolta“. Il viaggio di Report comincia a Londra, al più importante congresso di cardiologia del mondo, dove scienza e business si incontrano, e prosegue nelle sale operatorie italiane, passando per primari che chiedono sponsorizzazioni per i loro congressi alle aziende e multinazionali che pagano le tasse all’estero ma chiedono esosi rimborsi alle Regioni italiane. L’inchiesta di Report ha creato, come spesso accade, uno scossone. Tanto che il Ministero della Salute ha prontamente provveduto a fornire delle risposte molto puntuali agli interrogativi dei giornalisti, soprattutto in merito alla società Novocure Italy che ha sottoposto alla Commissione nazionale per l’aggiornamento dei LEA la richiesta di inclusione del dispositivo (e servizi annessi) TTFields, detto anche Optune o Optune Gio.
La TAVI, anche se potrebbe dare problemi ai pazienti più giovani e sani, è molto conveniente sia per l’industria che per gli ospedali. Ma quali sono i rischi di impiantare una TAVI su un paziente sotto i 60 anni?
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Le risposte del ministero si possono leggere QUI. Mentre invece il servizio completo di Report, che prende il nome “La posta del cuore”, è possibile vederlo QUI. Quello che i giornalisti vogliono lasciar intendere è che ultimamente troppo spesso vengono impiantate queste valvole anche quando non sarebbe appropriato in base alle linee guida, e che dietro l’abbassamento della soglia ci sarebbe una presunta attività di lobbing delle stesse società che le producono. Non solo, il servizio lascia anche intendere che i medici che impiantano queste valvole quando non sarebbe necessario, lo farebbero ricevendo poi in cambio fondi, attraverso sponsorizzazioni, per i propri convegni. Oltre alle risposte del ministero, presto arriveranno dunque anche quelle delle società nominate nel servizio e dei professionisti citati o intervistati. Seguiranno aggiornamenti.