Da oggi, 2 gennaio 2025, entra in vigore il Codice Identificativo Nazionale (Cin). Questo strumento punta a regolare il mercato degli affitti brevi e coinvolge tutte le strutture ricettive. Il 78,97% delle strutture registrate è già in regola, con il Cin assegnato e inserito nella banca dati disponibile sul sito del Ministero del Turismo.
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Le regioni più attive
La Toscana guida la classifica con 54.148 Cin rilasciati, seguita dal Veneto (48.751), Lombardia (48.469), Lazio (40.254), Puglia (36.722) e Sicilia (35.418). Il sito istituzionale permette ai turisti di verificare l’autenticità di ogni codice, garantendo maggiore trasparenza.
Sanzioni per chi non rispetta le regole
Le multe arrivano fino a 8.000 euro per chi non ha il Cin e fino a 5.000 euro per chi non lo espone all’esterno della struttura o non lo include negli annunci. Anche le piattaforme di intermediazione rischiano sanzioni se pubblicano annunci senza il Cin.
La ministra del Turismo, Daniela Santanchè, ha rassicurato: “Non intendiamo creare agitazione. Nei primi mesi collaboreremo con le Regioni per verifiche e correzioni. Agiremo con fermezza, ma senza punire nessuno. Chi non rispetta le regole, però, guardi a ciò che è accaduto a New York o Barcellona: restrizioni drastiche non hanno funzionato”.
Secondo Federalberghi, il Cin rappresenta un’opportunità per combattere l’illegalità e migliorare la trasparenza fiscale. Le nuove norme prevedono l’indicazione del Cin nelle dichiarazioni fiscali e nelle comunicazioni obbligatorie verso l’Agenzia delle Entrate.
Il turismo italiano cresce
Il 2024 ha segnato un boom per il turismo, con oltre 458,5 milioni di presenze (+2,5% rispetto al 2023). I visitatori stranieri hanno contribuito in modo significativo, raggiungendo 251,5 milioni di presenze (+7,4%). Il turismo interno, invece, ha mostrato un calo (-2,8% nelle presenze).
Santanchè ha sottolineato l’importanza del settore: “Il turismo è una ricchezza inesauribile. Sosteniamo la crescita con riforme e incentivi, come la detassazione delle mance, i contratti di sviluppo e la lotta alle recensioni false”.