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Affitti brevi, grandi novità. Arriva la stretta anti evasione. Ecco le nuove regole

Pubblicato: 27/04/2024 10:35

Il Governo è in dirittura d’arrivo per l’applicazione di nuova norma sugli affitti brevi. Il fine dell’intervento legislativo nel settore è quello di mettere ordine in un mercato caotico, stabilire regole certe, evitare truffe e soprattutto contrastare l’evasione fiscale. Per questo a settembre entrerà in vigore il nuovo Cin (Codice Identificativo Nazionale), che riguarderà un settore che in Italia, secondo i numeri ufficiali, raccoglie 600.000 case che vengono proposte in affitto attraverso le agenzie nei luoghi turistici. E tantissime sono anche quelle trattate in nero. Per un mercato che, secondo le stime del Ministero, nel nostro Paese vale almeno 11 miliardi di Euro, anche se questa cifra è in difetto perché non comprende il sommerso. Il traguardo che l’esecutivo si prefigge di raggiungere è di arrivare a un meccanismo unico di identificazione delle strutture ricettive in Italia. (continua dopo la foto)

Per arrivare alla definizione conclusiva, dopo gli ok della Commissione Politiche del Turismo di Regioni e Province, manca solo l‘intesa Stato-Regioni sul decreto. “Si tratta di un risultato importante”, ha dichiarato il Ministro Daniela Santanché. “Si avvia una procedura che sarà determinante per la definizione del Cin, e che prevede di rendere interoperabili le banche dati regionali con quella nazionale“. Negli ultimi anni, sono diverse le Regioni che hanno attivato questi codici. Che ora però saranno riclassificati e dotati di un prefisso di riconoscimento regionale. Il Coordinatore della Commissione Politiche Turistiche Daniele D’Amario ha confermato che le Regioni sono pronte a seguire le indicazioni del Governo, pur sottolineando come fra le diverse zone d’Italia vi siano differenze nel grado di digitalizzazione delle procedure pubbliche. (continua dopo la foto)

Per quanto riguarda i proprietari, iI Nuovo Codice Identificativo Nazionale dovrà essere richiesto per ciascuna unità immobiliare a uso abitativo – destinata a un utilizzo turistico – in proprio possesso. Il Cin dovrà essere esposto sia negli annunci, sia all’esterno degli stabili dove sono situati gli appartamenti. Sono previste multe molto salate per chi non esporrà il codice identificativo: fino a 6.000 Euro. Chi invece non registrerà il proprio appartamento da affittare, rischierà sino a 8.000 Euro di sanzione. Anche i gestori di strutture senza requisiti saranno multati, per un totale che potrà variare fra i 600 e i 2.000 Euro. Obblighi e sanzioni saranno applicati a partire da 60 giorni dopo l’approvazione del nuovo Cin, e permetteranno verifiche incrociate fra Agenzia delle Entrate e Guardia di Finanza per scoraggiare l’evasione nel settore.

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