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Cecilia Sala, vertice a Palazzo Chigi. Tajani convoca l’ambasciatore iraniano: “Pretendiamo rispetto”

Pubblicato: 02/01/2025 13:17

Crescono le tensioni e le preoccupazioni per la vicenda che riguarda la giornalista italiana Cecilia Sala, arrestata in Iran e detenuta, per quello che lei stessa ha comunicato durante una telefonata, in condizioni terribili nelle carceri iraniane.

Il governo italiano sta intensificando gli sforzi per ottenere la sua liberazione, ed è riunito in un vertice d’emergenza. Le opposizioni hanno chiesto maggiore trasparenza e il coinvolgimento formale di Palazzo Chigi, mentre il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha convocato l’ambasciatore iraniano per esigere il rispetto dei diritti della cronista.

Pressione politica e richiesta di aggiornamenti

La detenzione di Cecilia Sala, giornalista de Il Foglio e di Chora Media, ha scatenato reazioni politiche trasversali. Matteo Renzi, leader di Italia Viva, è stato il primo a sollecitare la premier Giorgia Meloni, chiedendo un incontro con le opposizioni per discutere della situazione. Anche Elly Schlein, segretaria del Pd, e il responsabile esteri Peppe Provenzano hanno ribadito la necessità di condividere con discrezione le mosse del governo per ottenere la liberazione della giornalista.

La risposta del governo: convocato l’ambasciatore iraniano

In mattinata, il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha convocato l’ambasciatore iraniano a Roma, sottolineando che il governo sta lavorando senza sosta per riportare Cecilia a casa. Pretendiamo che vengano rispettati tutti i suoi diritti. Fino alla sua liberazione, Cecilia e i suoi genitori non saranno mai lasciati soli“, ha dichiarato Tajani, ribadendo l’impegno dell’esecutivo.

Vertice a Palazzo Chigi e ruolo dell’intelligence

Poco dopo, è stata annunciata la convocazione di un vertice di governo dedicato al caso Sala, al quale parteciperanno il sottosegretario Alfredo Mantovano, il ministro della Giustizia Carlo Nordio, lo stesso Tajani e i servizi di intelligence. Quest’ultimi stanno portando avanti trattative parallele con Teheran per sbloccare la situazione.

Non è ancora chiaro se gli sviluppi saranno condivisi con le opposizioni. Come hanno comunicato alcuni rappresentanti dei partiti che non fanno parte della compagine governativa, al momento non risultano convocazioni formali da parte dell’esecutivo.

Condizioni di detenzione drammatiche

La famiglia di Cecilia Sala ha recentemente ricevuto una telefonata dalla giornalista, che ha descritto le difficili condizioni in cui si trova. Sala ha riferito di essere costretta a dormire per terra senza né materasso né cuscino, e di soffrire per il freddo e per l’isolamento.

Queste rivelazioni hanno smentito le rassicurazioni che erano state fornite da Teheran e hanno provocato la reazione del nostro Ministro degli Esteri. Siamo certamente di fronte a una strategia del regime iraniano per mettere pressione al governo italiano. Con la maggioranza e le opposizioni unite nel chiedere rispetto per i diritti della giornalista, il caso Sala rappresenta la massima priorità per la diplomazia italiana, che continua a lavorare per ottenere una soluzione rapida.

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