(immagine di repertorio)
Aosta: Medico Arrestato per Resistenza a Pubblico Ufficiale dopo un Incidente Stradale
Federico Pretti, 47 anni, responsabile della struttura di Neurochirurgia dell’ospedale Parini di Aosta, è stato arrestato dalla polizia con l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale. L’episodio, avvenuto tra la sera del 1° gennaio e il giorno seguente, è stato innescato da un incidente stradale a Saint-Pierre, dove il medico ha tamponato un’auto con a bordo due ragazze.
L’Incidente e i Primi Soccorsi
Secondo le indagini della procura di Aosta, Pretti avrebbe tamponato un veicolo, causando il trasporto delle due occupanti al pronto soccorso. Fortunatamente, le condizioni delle ragazze non sono gravi, ma l’incidente ha richiesto l’intervento della polizia per chiarire la dinamica.
Resistenza all’Intervento della Polizia
All’arrivo degli agenti, Federico Pretti avrebbe rifiutato di sottoporsi all’alcol test. Secondo la ricostruzione dell’accusa, il medico avrebbe inoltre rivolto frasi minacciose agli agenti, opponendo resistenza durante le procedure di identificazione. A seguito di questo comportamento, è stato condotto in questura e trattenuto fino alla mattina successiva.
La Decisione del Tribunale
Ieri mattina, Pretti è comparso davanti al giudice Maurizio D’Abrusco, che ha convalidato l’arresto ma non ha disposto misure cautelari, consentendo al medico di tornare in libertà. Il suo difensore, l’avvocato Federico Fornoni, ha richiesto i termini a difesa, ottenendo il rinvio dell’udienza al prossimo 25 marzo.
“La decisione del giudice di non applicare alcuna misura cautelare dimostra l’assenza di esigenze particolari che giustifichino provvedimenti restrittivi,” ha dichiarato l’avvocato Fornoni. “Questo ci permetterà di analizzare gli atti con maggiore attenzione in vista della prossima udienza.”
Impatto sulla Comunità Locale
La vicenda ha suscitato attenzione e scalpore nella comunità locale, data la posizione di rilievo di Pretti all’interno dell’ospedale Parini. La direzione sanitaria non ha ancora rilasciato dichiarazioni ufficiali, ma è probabile che il caso abbia ripercussioni sull’immagine del professionista e sulla fiducia dei pazienti.
Prossimi Passi
Con l’udienza fissata per il 25 marzo, il caso rimane aperto, e le indagini proseguiranno per chiarire le responsabilità del medico, sia in relazione all’incidente che al comportamento successivo. La difesa avrà tempo per preparare una strategia basata sugli atti raccolti, mentre la procura continuerà a lavorare per definire i dettagli dell’accusa.