L’Epifania tutte le feste si porta via, e si porta via anche la “tregua” con l’Agenzia delle Entrate. Sono infatti ripartiti gli invii di avvisi, lettere e atti destinati a migliaia di contribuenti per sollecitarli a mettersi in regola, per segnalare anomalie e irregolarità o semplicemente per informarli sull’esito di controlli. Ma a chi arriveranno? E perché? Le comunicazioni del Fisco erano state messe in stand by a dicembre, ma con l’ingresso nel nuovo anno e la fine delle festività natalizie, riprendono anche le note dolenti. I numeri parlano di circa 3 milioni di persone interessate dal nuovo invio. In particolar modo saranno molte le lettere di compliance, “grazie” a una convenzione tra Ministero dell’economia e delle finanze e Agenzia delle Entrate, per coloro i cui controlli abbiano fatto emergere omissioni o irregolarità tra quanto dichiarato e quanto in possesso delle banche dati del Fisco. Non solo.
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La cosa positiva è che questi avvisi dell’Agenzia delle Entrate hanno una finalità “preliminare“, ossia danno la possibilità a chi le riceve di correggere gli eventuali errori prima che il Fisco proceda a notificare l’accertamento vero e proprio. Di solito, le anomalie segnalate dall’Agenzia riguardano omissioni o infedeltà come la mancate comunicazione Iva, le omesse dichiarazioni delle partite Iva, o ancora irregolarità nella comunicazione degli Isa, gli Indici sintetici di affidabilità. Tra le comunicazioni in arrivo ci sono dunque:
– i cosiddetti avvisi bonari che di solito informano il cittadino dell’esito dei controlli svolti;
– le comunicazioni relative agli esiti della liquidazione delle imposte dovute sui redditi a tassazione separata;
– le lettere di compliance, quelle che sollecitano il contribuente a saldare i propri debiti col Fisco e a mettersi in regola.