Padova, frazione di Camin – Sabato 4 gennaio, Andrea Nicoletto, 55 anni, è stato brutalmente aggredito da un gruppo di ragazzini mentre cercava di difendere il portone del suo condominio. L’uomo, preoccupato per i ripetuti atti di vandalismo, ha deciso di affrontare il gruppo di giovani, già noti nel quartiere per comportamenti problematici.
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Tentativo di vandalismo sfocia in violenza
L’episodio è accaduto nella serata di sabato, quando Nicoletto, allertato da una segnalazione sul telefono, si è accorto che alcuni giovani stavano cercando di forzare il portone del palazzo. “Erano i soliti ragazzi che frequentano il cortile da mesi”, ha raccontato l’uomo. Tra i responsabili, quattro ragazzi e due ragazze, riconosciuti come amici di una famiglia moldava residente nei dintorni.
Non appena Andrea Nicoletto è sceso per chiedere spiegazioni, è stato affrontato con aggressività. “Mi hanno detto che quella era casa loro e che avrebbero fatto ciò che volevano”, ha dichiarato. La situazione è rapidamente degenerata: un ragazzo con un piumino bianco ha iniziato a strattonarlo, seguito da un altro con un piumino blu che lo ha fatto cadere a terra, colpendolo ripetutamente.
La fuga dei bulli e l’intervento della polizia
Le urla della moglie di Nicoletto, che ha minacciato di chiamare la polizia, hanno spinto gli aggressori a fuggire prima dell’arrivo del personale medico del Suem 118 e di una pattuglia di polizia. Successivamente, Nicoletto ha sporto denuncia, chiedendo che tutti i responsabili vengano identificati attraverso le videocamere di sorveglianza presenti nella zona.
Andrea Nicoletto ha lamentato la mancanza di misure di sicurezza nel quartiere. “Ho richiesto al Comune di Padova una telecamera di sorveglianza, ma la domanda è rimasta ignorata”, ha spiegato. “Questo è un luogo isolato, e proprio per questo dovrebbero esserci più controlli. Episodi come questo non devono più accadere”. La comunità locale attende ora le decisioni delle autorità, auspicando un maggiore impegno per garantire la sicurezza dei residenti e prevenire ulteriori episodi di violenza.