C’è un nuovo studio sul diabete che sta mettendo letteralmente in allarme gli italiani. Si tratta di una ricerca condotta dalla Friedman School of Nutrition Science and Policy della Tufts University, negli Stati Uniti, pubblicata su Nature, sulle diagnosi di diabete di tipo 2 in tutto il mondo. Quando si parla del rischio delle diete ricche di zuccheri che aumentano il rischio di sviluppare il diabete di tipo 2, una condizione in costante aumento in tutto il mondo, si pensa sempre agli alimenti solidi, non considerando, invece, le bevande. Ovviamente quelle zuccherate. Queste, se consumate in modo costante, sul lungo periodo possono avere effetti nocivi sulla salute su diversi fronti. Dallo studio è emerso che complessivamente il consumo di queste bevande causa 2,2 milioni di nuovi casi di diabete di tipo 2 e 1,2 milioni di nuovi casi di malattie cardiovascolari ogni anno.
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Per bevande zuccherate si intendono diversi prodotti. Ovviamente si pensa subito alle bibite gassate, ma in realtà nella categoria rientrano anche il tè confezionato, i succhi di frutta e tante altre bevande che si trovano al supermercato. Come si legge nello studio, ripreso da Fanpage, essendo liquide, “vengono digerite in poco tempo dal corpo e questo causa picchi nei livelli di zucchero senza apportare un apporto nutrizionale significativo”. Tutto questo, spiega lo studio, può portare “all’aumento di peso, all’insulino-resistenza e a una serie di problemi metabolici legati al diabete di tipo 2 e alle malattie cardiache, due delle principali cause di morte nel mondo”.