Francesca Barra, giornalista e conduttrice televisiva, ha deciso di adire le vie legali dopo una serie di attacchi e minacce ricevuti sui social in seguito a uno scontro con Daniele Capezzone durante la puntata del 5 gennaio di “Zona Bianca”. La giornalista ha pubblicato su Instagram alcuni dei messaggi degli hater, puntando il dito contro l’ex collega e altri responsabili della diffusione di contenuti che avrebbero amplificato l’odio.
Leggi anche: Cruciani attacca Marinelli, l’attore che interpreta Mussolini: “Prendi l’assegno e non rompere”
Lo scontro a “Zona Bianca” e le accuse di Capezzone
Durante il programma, Capezzone, direttore editoriale di Libero, aveva criticato quella che ha definito una presunta difesa della cultura araba, riferendosi a episodi di violenza contro donne. «Che cultura è quella di quaranta maschi che palpeggiano donne in modo osceno? […] Scatta l’amnesia, non siete credibili», aveva dichiarato Capezzone, in un intervento che ha ricevuto ampio sostegno sui social. Tuttavia, le parole di Capezzone, secondo Barra, avrebbero stravolto il senso delle analisi fatte da lei e da don Claudio Burgio durante il dibattito.
Gli insulti e le minacce contro Francesca Barra
Dopo la trasmissione, Barra ha denunciato di essersi svegliata sommersa da insulti e minacce. «Prima mette in bocca a me parole mai pronunciate, poi pubblica un video del nostro scambio, lasciando che augurino a me e alle mie figlie di essere stuprate», ha scritto la giornalista, sottolineando che avrebbe voluto evitare di arrivare in tribunale, ma ritiene che la situazione non sia stata gestita con la dovuta moderazione. Barra ha pubblicato alcuni dei messaggi ricevuti, tra cui insulti che augurano a lei «tutto quello che è accaduto alle ragazze belghe». Capezzone, in risposta, ha condannato le offese: «Le critiche sono sempre ammesse, le offese mai. Vi prego di essere rispettosi».
Nelle sue dichiarazioni, Francesca Barra ha criticato anche l’europarlamentare leghista Silvia Sardone, accusandola di aver condiviso il video e di aver «aizzato i suoi follower contro di me», contribuendo alla diffusione di messaggi di odio. Barra ha concluso chiedendo maggiore responsabilità nell’uso dei social e un’azione tempestiva per bloccare le ondate di odio online.