Un dipendente dell’Ama, azienda municipalizzata di Roma, è stato arrestato con l’accusa di detenere un’ingente quantità di materiale pedopornografico. L’uomo, un sessantenne romano, trascorreva le giornate lavorando e le nottate accumulando immagini e video che ritraevano violenze ai danni di minorenni, in particolare bambine.
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Cosa ha trovato il tecnico nel pc
L’uomo arrestato è un romano di 60 anni, accusato dal sostituto procuratore Antonio Verdi di detenzione di un’ingente quantità di materiale pedopornografico. Immagini che avrebbe raccolto in diversi anni, archiviandole poi su supporti informatici e nella memoria del computer. Lo stesso pc che un giorno di dicembre ha iniziato a dare qualche problema.
Per questo motivo, dopo il giorno di Natale, il 27 dicembre, il dipendente Ama ha portato il computer a riparare. Il tecnico ha detto al cliente di ripassare dopo qualche giorno. Soltanto dopo Capodanno ha iniziato ad approfondire le ragioni di quel guasto. E così a un certo punto ha aperto una cartella “sospetta” che conteneva oltre 500 foto di natura pedopornografica. L’uomo ha chiamato immediatamente la polizia.