Grosse novità in arrivo sul fronte delle commissioni Bancomat: la società ha infatti inviato alle banche e agli intermediari aderenti il nuovo tariffario, che entrerà in vigore dal 1° luglio. Bisogna quindi segnare questa data, perché ci sarà un aumento delle tariffe. Questo perché il nuovo listino prevede la differenziazione delle commissioni in base al valore dell’acquisto. Cosa vuol dire? Che le commissioni diventeranno proporzionali al bene: più basse per beni di basso costo, come la colazione al bar, ma maggiori per i beni più costosi, come le cose di lusso. La notizia è stata data dal Corriere della Sera, che spiega come stiano già circolando parecchi malumori, visto che l’aggiornamento del prezzario potrebbe portare a un rialzo delle tariffe.
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Ricorda infatti il Corriere che le commissioni del circuito di debito incidono per lo 0,2-0,3% sul costo della transazione per l’esercente, che si attesta mediamente allo 0,7% contro l’1,2% delle carte di credito, ma potrebbero avere avere un impatto significativo sulle banche e gli intermediari di pagamento che collegano un negoziante al circuito e gli consentono di accettare pagamenti tramite i Pos. Ma quali sono le possibili conseguenze per i consumatori? Spiega Il Salvagente: “In teoria, lo scotto dell’aumento non dovrebbe finire sulle spalle del consumatore”. La filiera industriale dei pagamenti potrebbe trasferire gli aumenti delle commissioni Bancomat sugli esercenti o assorbirli riducendo parte dei propri margini. “Nel primo caso, non è improbabile pensare che i commercianti, che già oggi a fatica accettano pagamenti con la carta, soprattutto per gli acquisti più contenuti, possano tornare ad accampare scuse in nome del nuovo aumento”.