
La comunità della vela internazionale piange Matteo Auguadro, 48 anni, storico prodiere di Mascalzone Latino, morto domenica 12 gennaio sotto una valanga in alta Valle Divedro insieme a due amici scialpinisti. Auguadro, originario di Verbania, era conosciuto per il suo talento e la sua dedizione, qualità che lo avevano portato a competere a livello internazionale, guadagnandosi il rispetto di colleghi e armatori.
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Dalle rive del Lago Maggiore all’America’s Cup
Cresciuto sul Lago Maggiore, Matteo Auguardo aveva iniziato giovanissimo ad affrontare i venti locali, come la tramontana e l’inverna, insieme al suo amico e collega Flavio Favini, timoniere di quella storica impresa di Mascalzone Latino nella Coppa America 2007. “Giovane, entusiasta, già molto bravo” lo ricorda Favini, che sottolinea come il suo talento lo avesse portato a gareggiare nelle classi più prestigiose, tra cui il TP52, l’RC44 e il Swan 80.
Un atleta completo e una persona gentile
Il ruolo di prodiere richiede forza fisica, agilità e dedizione, qualità che Matteo incarnava perfettamente. “Era un vero atleta e un marinaio poliedrico,” racconta Vasco Vascotto, tattico di Mascalzone Latino. Alla tecnica, Matteo univa una gentilezza d’animo che lo rendeva apprezzato da tutti. “Non ho mai sentito una cattiva parola da lui,” ricorda Vascotto, commosso. Tra le sue imprese più celebri, il Mondiale Maxi, la Rolex Cup a Porto Cervo e numerose vittorie con l’equipaggio di Vesper. Auguadro era ambito per il suo talento e per la capacità di mantenere un equilibrio perfetto tra prestanza fisica ed esperienza.
La passione per lo sport e la famiglia
Matteo condivideva la passione per lo sport con la moglie Rachele, impegnata nel mondo della comunicazione, e con le figlie Allegra e Carlotta, di 14 e 12 anni. Da sempre abituate a vedere il padre impegnato in regate, escursioni in montagna, kite surf e ciclismo, non si sarebbero mai aspettate che una sciata diventasse fatale. “Stavamo regatando insieme e avevamo grandi progetti per la stagione,” ha aggiunto Vascotto. Nessuno poteva immaginare che Matteo Auguadro, atleta straordinario e uomo buono, avrebbe “alzato le vele” così presto. La vela mondiale perde una figura di riferimento, ma il suo ricordo resterà vivo tra colleghi e appassionati.