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Paolo Crepet contro Belve di Francesca Fagnani: “Disperazione allo stato puro”

Pubblicato: 14/01/2025 10:36
Belve Fagnani Paolo Crepet

Paolo Crepet lo scorso anno ha totalizzato 75mila presenze a teatro, e giovedì 23 gennaio salirà sul palco dell’Auditorium di Bolzano, già esaurito da un mese, con lo spettacolo-dibattito tratto dal suo ultimo saggio intitolato “Mordere il cielo”. Lo psichiatra e sociologo rilascia una lunga intervista al Corriere della Sera in cui si scaglia con parole durissime anche contro Belve, la trasmissione condotta da Francesca Fagnani su Rai 2.
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L’intervista di Paolo Crepet

“Io credo che l’educazione emotiva degli adolescenti sia il prodotto di un declino culturale evidente. – attacca subito Paolo Crepet – I nostri mezzi di comunicazione, tutti, non hanno di che parlare realmente e questo ha fatto emergere una necessità voyeuristica. Perché uno deve andare in televisione a parlare dei fatti suoi? È da poveracci. Inviti il maestro Muti e gli chiedi: lei aveva un affaire con Tizia o Caia? Ma che domande sono? Uno si dovrebbe vergognare. Il mondo dei media si è abbassato a un livello che una volta si sarebbe detto “da lavandaia”.

Lo sfogo contro Belve e la tv

Belve ha grande successo perché la gente è disperata. – lo psichiatra affonda il colpo contro la trasmissione della Fagnani – Cosa c’è di interessante? Non mi hanno mai invitato e io non ci andrei mai. La Fagnani sarà anche carina, ma è colpa di chi fa il programma che deve cercare la volta in cui sei scivolato sulla buccia di banana: disperazione allo stato puro. E gli adolescenti lo vedono che noi siamo spietati. La televisione trash di cui si parlava anni fa era l’anticamera di questo; adesso è una televisione animalesca, infatti si chiamano “Belve”, “Iene”. Non c’è nulla di umano. Se avessi ospite Giorgia parlerei solo del dolore per la morte del suo fidanzato: quante volte sei morta quando l’hai saputo? Come ti sei tirata su? Chi ti ha raccolta col cucchiaino? Invece qui è come ridurre la vita di Verdi a quando ha lasciato la moglie: sì, è vero, ha lasciato la moglie. E quindi? Cosa toglie al sublime dell’Aida?”

La soluzione dello psichiatra

La soluzione è lo sciopero, spegnere la televisione. – conclude Paolo Crepet – A molti giovani della tv non frega più niente, ma alla fine si guarda lo stesso per gli estratti ripresi sui social. Cose veramente inguardabili. Ogni tanto in treno osservo cosa guarda la gente: tutti davanti al cellulare a guardare per ore un gattino che scivola dentro la vasca. Il livello è questo. E se i giovani vedono che anche la zia guarda il gattino, è finita”.

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