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Ibernare il corpo dopo la morte, arriva il primo laboratorio in Europa: quanto costa e come funziona

Pubblicato: 17/01/2025 17:57
laboratorio di crionica

Fino a qualche tempo fa si trattava solo di fantascienza, ora, invece, come molte altre cose di questo strano tempo, è realtà. Parliamo dell’ibernazione del proprio corpo dopo la morte. Una pratica che si fa nella speranza che un giorno la medicina e la tecnologia abbiano fatto i progressi necessari per riportarti in vita. Ebbene, anche in Europa è arrivato il primo laboratorio di crionica: si chiama così la disciplina che studia la crioconservazione, a temperature bassissime, dei corpi di animali e uomini in modo tale da preservarne le funzionalità dopo la morte. Tomorrow.Bio è la prima start-up europea che offre questo tipo di servizi. Al momento è attiva in 45 paesi in tutto il mondo. Ma come funziona? E quanto costa?
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L’idea di sconfiggere così la morte è abbastanza allettante. In fondo di tratta “semplicemente” di conservare i corpi delle persone decedute in attesa di un futuro in grado di riportarli in vita. Allo stato attuale della ricerca, però, non ci sono prove scientifiche che questo metodo possa funzionare. Nonostante questo, Tomorrow.Bio ha già 700 iscritti, pronti ad affidarsi al progetto. Alla modica cifra di…? Come spiega Fanpage, l’azienda richiede due diversi tipi di pagamento: la quota associativa, pari a 50 euro al mese, e il costo effettivo per il servizio di crioconservazione. Il cliente ha due opzioni: la crioconservazione completa, per un costo di 200.000 euro; oppure la crioconservazione solo del cervello: 75.000 euro. Come funziona il laboratorio di crionica?

Appena si muore, viene a prenderti un’ambulanza predisposta alle procedure necessarie. Qui inizia il processo vero e proprio con farmaci neuroprotettivi e anticoagulanti per rallentare il processo di degradazione e preparare alla procedura di crioconservazione. Spiega Fanpage che ha analizzato i documenti della start up: “Si inizia con la sostituzione del sangue con un liquido crioprotettivo che protegge il corpo durante il raffreddamento. Una volta completata questa prima fase della procedura, il corpo viene portato nel centro di stoccaggio in Svizzera. Qui il corpo viene raffreddato molto velocemente a -120°C, un processo che viene chiamato “vetrificazione“. Lo step finale è quello della crioconservazione vera e propria che termina quando il corpo raggiunge la temperatura di -196°C. A questo punto viene posto in un contenitore con azoto liquido, dove può essere conservato a tempo indeterminato, senza bisogno di elettricità”.

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