
Igor Sollai, il camionista 43enne reo confesso dell’omicidio della moglie Francesca Deidda, è ora accusato anche di violenza sessuale aggravata su una minorenne di 15 anni. La vicenda ha ulteriormente scosso l’opinione pubblica, aggiungendo un nuovo, inquietante capitolo alla già drammatica storia.
Le intercettazioni ambientali
La quindicenne, figlia di amici di famiglia, è stata trovata nel letto matrimoniale della casa dove Sollai aveva ucciso sua moglie, seminuda e senza scarpe, con indosso solo un paio di short e un top. Le indagini per il delitto di Francesca Deidda, da cui per mesi l’uomo si era dichiarato estraneo, hanno portato alla scoperta di questo nuovo crimine. Decisive sono state le intercettazioni ambientali, effettuate grazie alle microspie piazzate sia nella casa che nell’auto di Sollai.
Grazie a queste registrazioni, i carabinieri hanno scoperto in tempo reale che l’uomo aveva convinto la minorenne a seguirlo in casa. Le forze dell’ordine sono intervenute tempestivamente con la scusa di notificargli un atto, interrompendo la situazione prima che potesse degenerare ulteriormente. Ai militari, Sollai ha cercato di giustificarsi affermando che si trovavano nel letto matrimoniale semplicemente per guardare un film.
Il processo per l’omicidio della moglie
Sollai sarà processato con giudizio immediato a partire dal 26 febbraio per l’omicidio di Francesca Deidda, 42 anni, scomparsa a maggio e ritrovata il 18 luglio nelle campagne di San Vito, chiusa in un borsone nero da calcio. La comunità di Elmas ha salutato la vittima con un funerale toccante e carico di dolore lo scorso sabato.
L’accusa di violenza sessuale sulla minorenne si aggiunge ora al già pesante quadro giudiziario di Sollai, il cui processo si preannuncia particolarmente complesso e delicato. Le indagini proseguono per fare piena luce su tutti gli aspetti della vicenda.