
In queste ore in tutto il mondo non si fa che parlare della cerimonia di insediamento alla Casa Bianca del nuovo presidente americano Donald Trump. Invitata all’evento, tra gli altri, è anche la premier italiana Giorgia Meloni. Ma non tutti nel nostro Paese sono, per così dire, orgogliosi, della sua presenza a Washington. Tra questi, le parole sicuramente più dure le pronuncia Ilaria Salis. L’europarlamentare di AVS ci va giù pesante.
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Il video dell’attacco di Ilaria Salis alla Meloni
“Questa deriva degli Usa verso l’estrema destra è assolutamente inquietante, così come è inquietante a presenza della presidente del Consiglio Giorgia Meloni alla cerimonia di insediamento di Donald Trump. – attacca Ilaria Salis intervistata da La7 – È molto preoccupante lo storico vassallaggio dell’Italia dagli Stati Uniti, motivo per cui a maggior ragione con questo tipo di congiuntura, in cui gli Usa vanno sempre più a destra – spiega – sono necessari un disallineamento strategico dei paesi europei dalla Nato e una maggiore autonomia della Ue sia sul piano politico, sia sul piano economico. Non possiamo farci dettare l’agenda politica dalla Nato. Ricordo che Trump ha proposto di aumentare i contributi per le spese militari, cosa con cui la sinistra ovviamente non può essere d’accordo.
#lariachetira Ilaria Salis (Alleanza Verdi e Sinistra) commenta la cerimonia di insediamento del presidente Donald Trump e la presenza della premier italiana Giorgia Meloni: "Inquietante la sua presenza"https://t.co/FbcL8rCtTD
— La7 (@La7tv) January 21, 2025
Ilaria Salis definisce inquietante allo stesso modo il saluto di Elon Musk col braccio teso:
“Non è solo una posa provocatoria, ma è proprio l’espressione di una precisa agenda politica. Negli Usa è già stato proposto di abolire lo Ius Soli, è stato annunciato un programma di deportazione di milioni e milioni di persone. Più vicino a noi, in Germania, è stato sdoganato il concetto di ‘remigrazione’. È tutto inquietante. Di fronte a questo, una sinistra internazionalista e degna di questo nome dovrebbe reagire con proposte chiare e decise. In Italia avremo una prima occasione di opporci a tutto questo cn il referendum di cittadinanza, una proposta concreta che permetterebbe di cambiare le condizioni di vita di due milioni di persone”.
Poi conclude menzionando quello che su X ha definito “l’oligarchia del tech”: “È altamente preoccupante la presenza di questa oligarchia economica proprio negli organi di governo. Ricordiamo che questi forti squilibri economici storicamente hanno sempre favorito l’ascesa dei partiti di estrema destra”.