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Ilaria Salis ospite di Fazio difende le occupazioni: “I movimenti occupano case pubbliche abbandonate”

Pubblicato: 10/02/2025 08:24
Ilaria Salis Fazio occupazioni

L’europarlamentare di Alleanza Verdi e Sinistra, Ilaria Salis, denuncia le condizioni della sua detenzione in Ungheria e definisce il procedimento giudiziario a suo carico un caso politico. Ospite di Fabio Fazio a Che tempo che fa, sul Nove, l’attivista ha raccontato la sua esperienza di 15 mesi di carcere preventivo, senza prove concrete a sostegno delle accuse.
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Le accuse e il processo

Salis è sotto processo in Ungheria per il presunto pestaggio di due neonazisti, ma sostiene che il procedimento sia una strumentalizzazione politica. “Se ci fossero stati elementi a fondamento di queste accuse, il processo si sarebbe concluso molto prima”, ha dichiarato rispondendo alle domande di Fabio Fazio. Dopo la sua elezione a europarlamentare, è stata liberata e il processo è stato sospeso, ma la questione resta aperta: il governo guidato da Viktor Orbán ha chiesto al Parlamento europeo la revoca della sua immunità.
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“Un accanimento contro gli antifascisti”

Secondo Salis, il governo ungherese l’ha presa di mira per la sua attività politica: “Mi descrivono come una delinquente, una terrorista che merita una pena esemplare”, ha dichiarato. La sua detenzione sarebbe parte di una strategia più ampia contro l’antifascismo: “Il governo Orbán tollera manifestazioni come la Giornata dell’Onore, una celebrazione di uniformi, striscioni e slogan nazisti”.

Carceri e giustizia

L’europarlamentare ha poi criticato il sistema carcerario, raccontando la sua esperienza dietro le sbarre: “Il carcere è fatto per annientare l’essere umano”, ha detto, aggiungendo che servirebbero alternative alla detenzione.

La Salis ha anche toccato il tema delle occupazioni, denunciando la narrazione distorta da parte di alcuni media: “Si fa passare chi aiuta le persone senza casa come qualcuno che toglie case ad altri. Ma spesso si tratta di edifici pubblici abbandonati, destinati proprio a chi ne ha bisogno”.

Il libro “Vipera”

Infine, l’attivista ha parlato del suo libro in uscita, “Vipera”, scritto con il suo assistente parlamentare Ivan Bonnin. Il titolo, ha spiegato, ha diversi significati: “Quando mi trovavo nelle mani della polizia ungherese, non capivo cosa mi succedeva attorno. Sentivo ripetere la parola ‘Vipera’ e pensavo fosse un insulto. Solo dopo ho capito che in ungherese significa ‘bastone telescopico’”.

Il caso di Ilaria Salis continua a far discutere, mentre il Parlamento europeo si prepara a decidere sulla richiesta di revoca della sua immunità.

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Ultimo Aggiornamento: 21/02/2025 14:14

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