
Il nuovo codice della strada, entrato in vigore il 14 dicembre, ha acceso i riflettori sul consumo di alcol. Le sanzioni più severe per chi guida in stato di ebbrezza stanno già influenzando le abitudini degli italiani. Il risultato? Un calo significativo delle vendite di vino e alcolici in ristoranti, bar e cantine.
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Le nuove regole e le sanzioni
Il messaggio è chiaro: tolleranza zero verso l’alcol alla guida. Le sanzioni variano in base al tasso alcolemico.
- Da 0,5 a 0,8 grammi per litro, multa fino a 2.170 euro e sospensione della patente fino a 6 mesi.
- Da 0,8 a 1,5 grammi per litro, multa, pena detentiva e sospensione della patente fino a un anno.
- Oltre 1,5 grammi per litro, sospensione della patente fino a due anni.
- Per i neopatentati, tasso alcolemico zero per i primi tre anni.
- Decurtazione di 10 punti patente e obbligo di installare l’alcolock per chi viene sanzionato.
Ristoranti e cantine in difficoltà
Dai ristoratori arrivano i primi segnali d’allarme. A Bologna, Paolo Pezzoli della “Corte dei Molini” racconta: “I clienti rinunciano anche al calice di vino per paura delle sanzioni“. A Roma, Alberto Martelli de “La Carbonara” osserva: “Prima, a pranzo, il bicchiere di vino era normale. Ora, nessuno lo ordina più”.
A Modena, la Fiepet Confesercenti denuncia un calo delle vendite di alcolici tra il 10% e il 20%. Daniela Cinelli Colombini, imprenditrice del vino, evidenzia un problema pratico: “In molte zone mancano alternative all’auto privata. Dove non ci sono taxi o trasporti pubblici, il rischio di perdere clientela aumenta”.
Vini senza alcol: opportunità o minaccia?
Il mercato guarda ai vini dealcolati come possibile soluzione. Paolo Castellati, segretario generale dell’Unione italiana vini, prevede una crescita del settore: “Entro l’anno avremo 50 impianti per produrre vini senza alcol. Il 21% degli italiani li considera un’alternativa valida, con picchi del 28% tra i giovani”.
Non tutti però sono d’accordo. Roberta Ceretto, produttrice di vino ad Alba, critica l’idea: “Il vino è cultura e tradizione. Come si può chiamare barolo qualcosa senza alcol? È un rituale che si vive con calma. Non riesco a immaginare un pasto accompagnato da un calice senza anima”.
Le strategie per restare competitivi
Alcuni ristoratori propongono navette gratuite per chi cena fuori. Altri puntano sugli etilometri nei locali per permettere ai clienti di verificare il proprio stato prima di guidare.
Il settore sta cambiando. Tra nuovi regolamenti e soluzioni innovative, l’obiettivo è trovare un equilibrio tra sicurezza stradale e tradizioni vinicole.