
Mangiare frutta e verdura fa bene. E su questo non ci piove. Però anche loro, nell’era della produzione intensiva, non sono esenti da rischi e pericoli per la nostra salute. Soprattutto alcune varietà sono ricche di pesticidi e Pfas, acronimo inglese di “perfluorinated alkylated substances”, i composti chimici detti “di sintesi”. Uno studio di Pan Europe ha rivelato che la frutta e la verdura non biologica venduta nell’UE è sempre più contaminata dai pericolosi PFAS. I dati relativi all’Italia sono stati integrati da ISDE Italia, e, purtroppo, confermano che il problema è più che mai presente anche nei nostri mercati e supermercati. L’incremento italiano, pensate, è del 536%, e alcuni frutti italiani superano di gran lunga la percentuale di contaminazione riscontrata in Europa. Ma quali sono le varietà più colpite e quindi più a rischio per la nostra salute?
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Come riporta Green Me, tra il 2011 e il 2021, in Italia sono stati analizzati 46.455 campioni di frutta e verdura. Ecco cosa è emerso:
– Frutta: su 28.138 campioni analizzati, l’8,2% presentava residui di almeno un pesticida Pfas, con un massimo di tre diversi Pfas rilevati in un singolo campione;
– Ortaggi: dei 18.317 campioni analizzati, il 3,2% risultava contaminato, con un massimo di due diversi Pfas in un singolo campione.
ISDE lancia dunque l’allarme: “Il continuo accumulo di PFAS nella catena alimentare e la formazione di cocktail chimici pongono rischi cronici per la salute umana. È urgente vietare i pesticidi PFAS per frenare l’esposizione ai PFAS attraverso gli alimenti e proteggere la salute dei cittadini, in particolare quella dei gruppi più vulnerabili, come le donne incinte, i neonati e i bambini”.
Vediamo ora le varietà che ne contengono di più.

Per quanto riguarda la frutta, le banane sono risultate le più contaminate, con residui di pesticidi Pfas presenti nel 60% dei campioni, seguite da pere (48%) e pesche (38%).
Questo l’elenco completo della frutta più contaminata da Pfas, coltivata in Italia:
Banane, Pere, Pesche, Fragole, Albicocche, Ciliegie, Prugne, Mele, Uva da tavola, Melone.
Tra gli ortaggi, invece, i cetrioli sono quelli che hanno mostrato il più alto livello di contaminazione (34%), seguiti da sedano (24%) e peperoni (14%).
Questo l’elenco completo della verdura più contaminata da Pfas:
Cetrioli, Sedano, Peperoni, Melanzane, Spinaci, Zucchine, Bieta, Lattuga, Fagiolini, Ravanello.
Quanto agli ortaggi importati in Italia, le verdure maggiormente contaminate da Pfas sono state peperoni, lattuga e fagiolini.
Nel 2021, nei 5.130 campioni di frutta e verdura italiana raccolti negli Stati membri dell’UE, le tre sostanze attive PFAS più frequentemente rilevate sono state il Fluopyram, il Triflumuron e la Lambda Cialotrina.