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Ucraina: Budanov avverte il Parlamento: “Negoziati con la Russia prima dell’estate o sarà la fine”

Pubblicato: 27/01/2025 13:59

Il capo dell’intelligence ucraina mette in guardia il Parlamento: “Senza trattative con Mosca, l’esistenza dell’Ucraina è a rischio”. Un monito deciso quello di Kirill Budanov, capo della Direzione principale dell’intelligence del ministero della Difesa ucraino, che ha gelato le speranze dei deputati della Verkhovna Rada e di Zelensky. In un intervento che ha sorpreso l’aula, Budanov ha dichiarato che l’Ucraina deve avviare negoziati seri con la Russia prima dell’estate, altrimenti il Paese potrebbe affrontare conseguenze disastrose per la sua stessa sopravvivenza.

La Situazione sul Campo: La Forza della Russia e la Resistenza Ucraina

Secondo quanto riportato da Ukrayinska Pravda, Budanov ha sottolineato che se non ci sarà un progresso nei negoziati, l’Ucraina rischia una serie di processi che potrebbero compromettere la sua esistenza. Con l’esercito russo che continua a guadagnare terreno nel Donbass e a riprendere posizioni nella regione di Kursk, la situazione sul campo per le forze ucraine è sempre più difficile.

Nonostante gli aiuti internazionali da parte dell’Unione Europea e degli Stati Uniti, e l’uso di missili a lungo raggio, la macchina da guerra russa continua a essere superiore, con il numero di soldati in campo nettamente a favore di Mosca.

La Proposta di Trump: Zelensky Dovrà Rimuovere il Divieto a Trattare con la Russia

Nel contesto di queste difficoltà, la figura di Donald Trump emerge come una possibile chiave per la pace. Il presidente Usa vuole il negoziato tra Kiev e Mosca, visto che sia Vladimir Putin, sia il leader ucraino Volodymyr Zelensky hanno aperto alle trattative di pace. Trump, però, ha fatto sapere che Zelensky dovrà prima revocare il divieto di contatti con la leadership russa per rendere possibili i negoziati.

Mosca è Pronta a Trattare, Ma Nessun Segnale da Washington

Intanto, la Russia ha dichiarato la propria disponibilità a trattare, con il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, che ha confermato la volontà di Mosca di avviare contatti con gli Stati Uniti. Peskov ha anche aggiunto che fino a oggi Washington non ha inviato alcun segnale, e quindi Mosca continua a lavorare secondo il proprio programma. Il dialogo tra le due potenze rimane una questione delicata. La Russia ribadisce la propria apertura, ma rimane in attesa di azioni concrete da parte di Trump e del governo Usa.

La questione dei negoziati tra Ucraina e Russia continua a rappresentare uno degli snodi più critici della geopolitica internazionale, e le parole di Budanov, insieme alle dichiarazioni di Trump e Mosca, delineano un quadro complesso e in continua evoluzione. Il tempo stringe, e la comunità internazionale osserva con attenzione gli sviluppi futuri.

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