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Bimba muore perché i genitori le negano l’insulina: “La curavamo pregando”

Pubblicato: 29/01/2025 20:46

Quattordici membri di una setta religiosa sono stati dichiarati colpevoli della morte di Elizabeth Struhs, una bambina australiana di otto anni deceduta nel 2022 a causa della mancata somministrazione di insulina. La bambina, affetta da diabete di tipo 1, è stata lasciata senza cure per una settimana dai genitori, convinti che la guarigione sarebbe avvenuta attraverso la preghiera.

Il contesto: la setta e la decisione dei genitori

Come riportato dal Brisbane Times, i genitori della piccola appartenevano a un gruppo religioso chiamato “Saints”, i cui membri ritenevano che la medicina fosse superflua e che la guarigione dovesse avvenire esclusivamente tramite la fede. Nel 2019, Elizabeth era già stata ricoverata in ospedale in coma diabetico e, all’epoca, le era stato prescritto un trattamento con insulina per poter sopravvivere. Tuttavia, dopo l’adesione alla setta, il padre della bambina decise di interrompere la somministrazione del farmaco su consiglio degli altri membri del gruppo.

Secondo i principi della congregazione, la cura per qualsiasi malattia si sarebbe dovuta ottenere attraverso canti e preghiere rivolte a Dio. Questo approccio estremista ha portato al progressivo deterioramento delle condizioni di Elizabeth, che ha trascorso i suoi ultimi giorni in condizioni di estrema sofferenza.

La morte e il ritardo nei soccorsi

Senza l’insulina, il quadro clinico della bambina è peggiorato rapidamente. I membri della setta continuarono a pregare e cantare attorno a lei, ignorando i segnali evidenti del peggioramento della sua salute. Secondo le testimonianze raccolte durante il processo, Elizabeth era diventata estremamente debole e non riusciva più a camminare autonomamente.

Nonostante il peggioramento evidente, i genitori non chiesero aiuto medico e avvisarono le autorità solamente 36 ore dopo la morte della bambina. Il decesso è avvenuto nella sua casa a Toowoomba, Queensland, nel 2022.

Il processo e la condanna

Il processo, iniziato nel luglio 2024, ha visto la deposizione di sessanta testimoni. Il giudice Martin Burns, nella lettura della sentenza, ha dichiarato che ad Elizabeth “è stata negata l’unica cosa che le avrebbe salvato la vita”. Per questo, quattordici membri della setta sono stati condannati per omicidio colposo.

In sua difesa, il padre della bambina ha affermato di aver preso la decisione di interrompere l’insulina insieme alla figlia, convinto che la bambina sarebbe “risorta”. Tuttavia, il tribunale ha ritenuto le sue affermazioni prive di fondamento e ha riconosciuto la gravità dell’atto, condannando i responsabili.

Un caso che scuote l’Australia

La morte di Elizabeth Struhs ha suscitato forti reazioni in Australia e nel mondo, riaprendo il dibattito sui pericoli delle credenze estremiste e sulle responsabilità genitoriali in materia di salute infantile. Le autorità australiane stanno ora valutando misure più severe per prevenire tragedie simili e proteggere i minori da pratiche religiose dannose.

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