
La Corte d’Appello egiziana ha confermato la condanna a 25 anni di carcere per Luigi Giacomo Passeri, il 32enne di Pescara arrestato nell’agosto 2023 con l’accusa di traffico internazionale di stupefacenti. Il giovane, residente a Londra, era stato fermato mentre si trovava in vacanza in Egitto.
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Le accuse e la versione della famiglia
Secondo la polizia egiziana, Passeri faceva parte di una rete locale di spaccio ed era in possesso di una quantità di droga sufficiente a far scattare l’accusa di detenzione e traffico. La famiglia, però, sostiene che avesse con sé solo una piccola quantità di marijuana per uso personale.
In diverse lettere inviate ai familiari, il giovane ha denunciato presunti maltrattamenti subiti in carcere: “Torturato, rinchiuso per ore in una cella piena di feci, urine e scarafaggi”, scriveva. In un altro messaggio raccontava di essere stato “abbandonato senza cure dopo un’operazione d’appendicite” e di aver condiviso la cella con detenuti accusati di omicidio e tentato omicidio.
La condanna confermata
Nell’ultima lettera, datata giugno 2024, Passeri esprimeva il suo sconforto per la situazione: “Solo qualche spinello e sto vivendo un incubo. Una barzelletta per cui mi sto fracicando il cervello qua dentro”. Ora, con la sentenza d’appello, la condanna è definitiva e il giovane dovrà scontare 25 anni di carcere in Egitto.