
Un bambino di soli due anni è morto al Grande Ospedale Metropolitano di Reggio Calabria a causa di una encefalite virale necrotizzante fulminante. I genitori, preoccupati per la febbre alta del piccolo, lo avevano accompagnato al Pronto Soccorso convinti che si trattasse di una banale influenza. I medici del reparto di Pediatria hanno capito subito che la situazione era grave e lo hanno sottoposto a tutti gli accertamenti necessari. Purtroppo, nonostante ogni tentativo, il bambino è morto dopo poche ore.
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Che cos’è l’encefalite e quali sono i rischi
L’encefalite è una grave infiammazione dell’encefalo che può essere causata da un virus o da una reazione infiammatoria scatenata dal sistema immunitario. In alcuni casi, l’infezione può estendersi al midollo spinale e provocare un’encefalomielite acuta. Altre volte può colpire anche le membrane che proteggono cervello e midollo, causando una meningite. Quando la meningite batterica si diffonde, può trasformarsi in encefalite. Lo stesso accade con alcune infezioni virali, che spesso colpiscono sia l’encefalo che le meningi.
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Le cause dell’encefalite e i sintomi da non sottovalutare
Diversi virus possono provocare l’encefalite. Alcuni, come il virus dell’herpes simplex, sono tra i più pericolosi e possono causare forme molto aggressive della malattia. Anche il virus della varicella-zoster, responsabile della varicella e dell’herpes zoster, può scatenare un’encefalite. Lo stesso vale per gli enterovirus, che spesso colpiscono l’apparato gastrointestinale, e per i virus del morbillo, della rosolia e della parotite, oggi prevenibili grazie ai vaccini. In alcuni casi, la malattia può essere trasmessa attraverso la puntura di insetti come le zanzare o le zecche, portatrici di virus pericolosi come quello del Nilo occidentale.
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Riconoscere subito i sintomi può fare la differenza. Febbre alta persistente, mal di testa intenso, confusione, sonnolenza eccessiva e convulsioni sono segnali di allarme che non vanno mai sottovalutati. Anche nausea, vomito, difficoltà nei movimenti o nella parola possono indicare un’infezione cerebrale in corso. Nei bambini piccoli, individuare la malattia può essere ancora più difficile, perché i sintomi si manifestano in modo meno chiaro. Irritabilità, pianto inconsolabile e rifiuto del cibo possono nascondere un problema molto serio.
Come prevenire l’encefalite
Alcune forme di encefalite possono essere prevenute con semplici accorgimenti. La vaccinazione contro morbillo, rosolia, parotite e varicella è fondamentale per ridurre il rischio di infezione. Proteggersi dalle punture di insetti aiuta a evitare i virus trasmessi da zanzare e zecche, specialmente nelle zone a rischio. Anche l’igiene gioca un ruolo importante: lavarsi spesso le mani riduce il rischio di entrare in contatto con agenti patogeni pericolosi.
Un caso che scuote la comunità
La morte di un bambino così piccolo ha scosso profondamente la comunità di Reggio Calabria. La notizia ha lasciato tutti sgomenti, soprattutto perché la malattia si è manifestata in modo fulminante, senza dare tempo ai medici di intervenire in modo efficace. L’ospedale non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali, ma gli esperti continuano a sensibilizzare la popolazione sull’importanza della prevenzione e sulla necessità di riconoscere subito i sintomi delle infezioni più gravi.
Le malattie virali possono colpire in modo imprevedibile, ma la conoscenza e la tempestività nell’intervento possono salvare vite.