
WASHINGTON – Tragedia nei cieli della capitale americana. Il volo 5342 dell’American Airlines, con 64 persone a bordo, si è scontrato con un elicottero militare Blackhawk dell’esercito mentre si preparava all’atterraggio all’aeroporto Ronald Reagan. L’impatto ha fatto precipitare entrambi i velivoli nel fiume Potomac, scatenando immediatamente le operazioni di soccorso. Pare che al momento siano stati recuperati 18 corpi dalle acque.
Leggi anche: Sudan, strage al mercato: oltre 50 morti, più di 150 feriti. “Vite straziate, obitorio pieno di cadaveri”
Le partenze e gli arrivi dallo scalo sono stati sospesi e l’aeroporto è stato chiuso. Al momento, non vi sono informazioni certe sul numero delle vittime, ma squadre di emergenza e elicotteri del Dipartimento di Polizia di Washington stanno sorvolando l’area per recuperare eventuali superstiti.
Le prime dichiarazioni ufficiali
Sul caso è intervenuto il senatore Ted Cruz, che su X ha confermato la presenza di vittime: “Non sappiamo ancora quante persone a bordo siano disperse, sappiamo che ci sono vittime”. Tuttavia, non ha fornito dettagli né indicato la fonte delle sue informazioni.
L’FBI, attraverso fonti citate da NBC, ha chiarito che “non c’è alcuna indicazione di terrorismo”.
Il video dello schianto e le reazioni politiche
Un video circolato su X mostra le luci dei due velivoli che si avvicinano, seguite da un’esplosione nel cielo e la caduta dell’aereo nel fiume.
Anche la Casa Bianca segue da vicino la situazione. La portavoce Karoline Leavitt ha riferito che il presidente Donald Trump è stato immediatamente informato dell’incidente. In una nota ufficiale, Trump ha scritto: “Dio li benedica. Grazie per l’incredibile lavoro svolto dai servizi di emergenza, sto monitorando la situazione.” Poi ha aggiunto, di fatto avanzando accuse: “
L’aereo – ha sostenuto – si trovava su una linea di avvicinamento all’aeroporto perfetta e di routine. L’elicottero andava nella direzione dell’aereo da un po’, la notte era chiara e le luci dell’aereo erano accese, perché l’elicottero non si è alzato o abbassato, perchè non ha eseguito una virata? Perché la torre di controllo non ha comunicato all’elicottero cosa fare invece di chiedergli se avesse visto l’aereo? Questa è una brutta situazione che a priori avrebbe dovuto essere evitata. Non va bene!”
Lo schianto
L’incidente, la cui dinamica non è ancora chiara, è avvenuto alle 21 locali, alle 3 di notte in Italia. Dalle immagini riprese da una webcam e messe in rete, si vede l’elicottero procedere velocemente in linea orizzontale e centrare lateralmente l’aereo che aveva avviato le procedure per l’atterraggio all’aeroporto Reagan di Arltington, in Virginia.
Il jet regionale, partito da Wichita, Kansas, aveva una sessantina di persone a bordo più l’equipaggio. Sull’elicottero c’erano tre militari. L’elicottero era in volo di addestramento. I voli sono sospesi.
PUBBLICITÀ
Le comunicazioni: “Jet in vista”
L’audio delle comunicazioni dalla torre di controllo dell’aeroporto fa pensare che l’elicottero fosse stato messo sull’avviso della presenza del jet. “Path 25 – si sente la voce del controllore di volo trasmesso dai network americani – avete il jet in vista”. Poi un altro pilota dice: “torre, l’avete visto?”. Nelle immagini registrate dalla webcam si vede l’aereo scendere e l’elicottero centrarlo, provocando un bagliore. I due mezzi finiscono nel fiume Potomac. Decine di familiari dei passeggeri, che erano in attesa all’aeroporto, hanno raggiunto la zona del disastro.

Cause da chiarire
I soccorsi sono scattati immediatamente, coinvolgendo anche le unità navali della Guardia Costiera, ma le condizioni erano proibitive, per l’ora dell’incidente e le condizioni del fiume, dove la temperatura era nel frattempo scesa vicino allo zero. Secondo le prime informazioni date dalle forze dell’ordine, non sono stati trovati superstiti. L’aeroporto è stato chiuso, almeno fino alla mattina di oggi.
L’Fbi ha escluso, al momento, un atto doloso o terrorismo. Ad indagare ci sarà la National Transportation Safety Board (Ntsb), una agenzia investigativa indipendente del governo americano responsabile delle indagini sugli incidenti dei trasporti civili. Ma se ne occuperanno anche investigatori militari, essendo rimasto coinvolto un elicottero dell’esercito.
L’allarme incidenti
Negli ultimi tempi diversi controllori dei voli avevano lanciato l’allarme per la possibilità di incidenti, perché il sistema di sicurezza era sottoposto a una situazione di stress dai troppi aerei in circolazione e la riduzione delle risorse per assisterli. Pete Hegseth, nuovo segretario alla Difesa, ha detto che “sta monitorando” l’incidente. Il presidente degli Stati Uniti è stato subito informato. In una dichiarazione Donald Trump ha detto subito: “Possa Dio benedire le loro anime”. Ma ha poi aggiunto una riflessione sul suo social: “L’aereo era su una linea di avvicinamento all’aeroporto perfetta e di routine. L’elicottero stava andando diritto verso l’ aereo per un periodo prolungato.Era notte limpida, le luci dell’areo erano accese, perché l’elicottero non è andato su o giù, o perché non ha girato?Perché la torre di controllo non ha detto all’elicottero cosa fare invece di chiedergli se vedeva l’aereo? Questa è una brutta situazione che avrebbe dovuto essere evitata”.
Il vicepresidente J. D. Vance ha invitato alla preghiera:: “Per favore, dite una preghiera per tutte le persone coinvolte nella collisione vicino all’aeroporto Reagan questa sera. Stiamo monitorando la situazione, per il momento speriamo per il meglio.”
L’ultimo tragitto del volo 5342
Il Bombardier CRJ-701, un jet bimotore canadese, era partito da Wichita, Kansas, e stava scendendo a circa 120 metri di altitudine e 225 km/h quando ha subito una rapida perdita di quota.
Dagli audio della torre di controllo emergono dettagli inquietanti: un controllore aveva chiesto al pilota dell’elicottero PAT25 se avesse in vista l’aereo passeggeri. Pochi secondi dopo l’impatto, si sente un altro pilota chiedere alla torre: “L’avete visto?”. Immediatamente, il traffico aereo è stato dirottato e l’aeroporto chiuso.
Le indagini sono in corso per ricostruire l’esatta dinamica dello schianto e accertare eventuali responsabilità.