
Emily Campbell, 33 anni, esperta di marketing residente a Miami, ha vissuto un vero e proprio calvario prima di scoprire di essere affetta da un tumore alle ovaie. Tutto è iniziato quando, poco dopo aver compiuto trent’anni, ha notato un persistente gonfiore addominale. Il problema, inizialmente sottovalutato, è peggiorato progressivamente al punto che Emily sembrava «incinta di sette mesi», come ha raccontato al Mirror.
Nonostante i suoi timori, i medici le avevano diagnosticato una semplice intolleranza al glutine, attribuendo il gonfiore a stitichezza e stress. Tuttavia, quando il dolore e il gonfiore le hanno reso difficile persino camminare, ha deciso di sottoporsi a un’ecografia. È stato allora che è emersa una grossa massa nella regione pelvica: la diagnosi era chiara, si trattava di un tumore alle ovaie.
La portata del problema è diventata evidente solo durante l’intervento chirurgico. «Ricordo di essermi svegliata e di aver chiesto cosa fosse successo… mio marito mi ha detto: ‘Hanno asportato tutto’. Il mio utero, le ovaie, le tube di Falloppio, la cervice, persino l’appendice erano spariti», ha spiegato Emily. La diagnosi e l’operazione le hanno cambiato la vita: a soli 33 anni, non può più avere figli.
Emily ha deciso di non sottoporsi alla chemioterapia, preferendo monitorare regolarmente il possibile ritorno del tumore attraverso test approfonditi. La sua esperienza l’ha portata, insieme al marito, a fondare un’organizzazione no-profit dedicata alla sensibilizzazione sul cancro ovarico e alla raccolta di fondi per la ricerca.
Emily vuole che le donne conoscano i sintomi, spesso ignorati o sottovalutati, che includono gonfiore addominale, dolori allo stomaco, senso di sazietà precoce, bisogno frequente di urinare, indigestione, stanchezza, dolore alla schiena e perdita di peso improvvisa. «Se avessi saputo prima cosa stava accadendo, forse la mia vita oggi sarebbe diversa», conclude Emily.