Vai al contenuto

Confermato caso di colera in Italia: quali sono i sintomi e come si trasmette

Pubblicato: 03/02/2025 09:03
caso colera Brescia sintomi

L’Istituto superiore di sanità (Iss) ha confermato il primo caso di colera in Italia per il 2024. Il paziente, attualmente ricoverato nella terapia intensiva della Poliambulanza di Brescia, è risultato positivo al Vibrio cholerae sierogruppo O1, responsabile dell’infezione.
Leggi anche: Brescia, caso sospetto di colera: paziente ricoverato in terapia intensiva

Il contagio avvenuto all’estero

Il caso era stato segnalato lo scorso 31 gennaio, ma ora le analisi hanno confermato la diagnosi. Come precisato dalla Direzione Generale Welfare della Regione Lombardia, non si tratta di un caso autoctono: il paziente, un uomo di 29 anni, ha contratto la malattia in Nigeria prima di rientrare in Italia il 29 gennaio. Lo stesso giorno ha sviluppato i primi sintomi, tra cui problemi gastrointestinali, diarrea e vomito.

L’uomo è ricoverato in prognosi riservata, ma è vigile. Nel frattempo, il personale dell’Ats di Brescia ha avviato un’indagine epidemiologica per monitorare eventuali contagi: al momento, i contatti stretti non presentano sintomi ma verranno sottoposti a test di laboratorio e sorveglianza sanitaria.

Nessun allarme per la sanità pubblica

Le autorità sanitarie rassicurano che la situazione è sotto controllo. In una nota ufficiale, Regione Lombardia, Ats Brescia, Iss e Ministero della Salute hanno ribadito che non ci sono rischi per la salute pubblica e che il caso viene monitorato costantemente.

Il colera è un’infezione diarroica acuta, altamente contagiosa, causata dal batterio Vibrio cholerae. La trasmissione avviene per via orale, principalmente attraverso l’ingestione di acqua o alimenti contaminati. Nei casi più gravi, può portare a disidratazione severa e, se non trattata, può risultare fatale.

La terapia principale consiste nella reidratazione immediata, attraverso soluzioni orali o intravenose nei casi più gravi. L’uso di antibiotici può aiutare a ridurre la durata della malattia nei pazienti a rischio. Le autorità invitano alla prudenza, ma escludono qualsiasi emergenza sanitaria.

Continua a leggere su TheSocialPost.it

Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure