
Le carte di credito, i tre telefoni e la presenza di un uomo nella stessa stanza sono alcuni degli aspetti ancora poco chiari sulle indagini riguardanti la morte di Andrea Prospero, un giovane di 19 anni dell’Università di Perugia. Il suo corpo è stato rinvenuto senza vita il 29 gennaio scorso in una camera di un Bed & Breakfast locale. L’autopsia ha rivelato che la causa del decesso è stata un’intossicazione da farmaci.
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Secondo quanto riportato da Open, una svolta nelle indagini è avvenuta con il ritrovamento di una carta di credito nel bagno della stanza. La polizia ha identificato un uomo, un residente incensurato dell’Umbria, che sarà interrogato nei prossimi giorni. I funerali del giovane si sono tenuti il 4 febbraio nella cattedrale di Lanciano.
Attualmente non è chiaro quale fosse il rapporto tra il 19enne e l’uomo in questione. Accanto al corpo di Prospero sono stati trovati tre telefoni e diverse schede SIM, una delle quali sarebbe associata a una compagnia coinvolta in frodi informatiche. La sorella ha inoltre scoperto un’altra carta di credito nel portafoglio del ragazzo, intestata a un’altra persona. Oltre alla Postpay utilizzata per ricevere denaro dai genitori e a un bancomat trovato nel bagno, Prospero possedeva quindi un totale di tre carte.
Il corpo di Prospero è stato scoperto cinque giorni dopo che la sorella aveva denunciato la sua scomparsa, preoccupata perché non rispondeva ai messaggi e non si era presentato a un pranzo programmato. Le indagini, condotte dalla polizia postale e dalla squadra mobile di Perugia, ipotizzano che il giovane potesse essere coinvolto in una rete più ampia di truffatori, attratto dalle sue notevoli capacità informatiche. Si sospetta che possa aver deciso di porre fine alla sua vita assumendo psicofarmaci, anche se gli inquirenti non escludono l’ipotesi di omicidio.