
L’ospedale abbandonato di Vaccarella, in provincia di Messina, potrebbe essere presto demolito. Al suo interno sono stati trovati alcuni feti immersi in un liquido di conservazione, una scoperta che ha sollevato numerosi interrogativi. Il direttore generale dell’Asp di Messina, Giuseppe Cuccì, ha dichiarato di non essere mai stato a conoscenza della loro presenza.
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La scoperta dei feti conservati
Le indagini sono in corso per ricostruire la vicenda e accertare chi sapeva della presenza dei barattoli. Non è la prima volta che si parla di questi ritrovamenti, ribattezzati nel tempo “Bambini nella boccia”. Il liquido in cui sono immersi ha conservato i feti quasi intatti, con la pelle solo leggermente sbiadita. Tuttavia, alcuni barattoli si sono rotti nel tempo, facendo finire il contenuto sul pavimento.
La notizia è stata riportata da OggiMilazzo, che ha pubblicato anche le immagini dell’interno dell’edificio. L’ospedale è chiuso dal 1972 e da allora è stato completamente abbandonato. Travi crollate, piante rampicanti e barattoli sparsi ovunque sono oggi lo scenario che caratterizza la struttura.
Conservazione a fini scientifici
Le informazioni attuali indicano che i feti erano conservati per scopi scientifici. Fino agli anni Settanta, infatti, era prassi raccogliere i feti derivanti da aborti spontanei per conservarli in liquido ed effettuare successivamente analisi mediche. Tuttavia, quando l’ospedale venne chiuso, questi reperti furono dimenticati. Già negli anni Novanta la struttura era finita sotto i riflettori delle forze dell’ordine: un gruppo di ragazzi si era introdotto nell’ospedale e aveva sottratto un barattolo contenente un feto. L’episodio portò alla scoperta della loro esistenza, ma nessuno intervenne per rimuoverli definitivamente.
Possibile demolizione e riqualificazione
Adesso si valuta una soluzione definitiva. L’Asp di Messina sta prendendo in considerazione la demolizione dell’ospedale e la successiva riqualificazione dell’area. Secondo le dichiarazioni di Giuseppe Cuccì, l’intenzione è quella di realizzare uno spazio fruibile per i cittadini, con aree aperte e una piazza. La bonifica dell’area sarà una delle priorità nel caso in cui il progetto venga approvato. Le indagini proseguono per chiarire le responsabilità e stabilire da quanto tempo si era a conoscenza della presenza dei feti all’interno della struttura abbandonata.