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Gli schermi del pc fanno male ai bambini, ma uno studio dimostra anche gli effetti positivi

Pubblicato: 06/02/2025 08:38
schermi pc bambini studio

Buenos Aires – Trascorrere troppo tempo davanti agli schermi nei primi anni di vita è associato a difficoltà nello sviluppo delle capacità linguistiche, ma l’uso di contenuti educativi in compagnia di un adulto potrebbe avere effetti positivi. È quanto emerge da uno studio pubblicato su Plos One, condotto da ricercatori dell’Universidad Abierta Interamericana e del Conicet, insieme a istituzioni di 19 Paesi dell’America Latina.
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Lo studio sui bambini e il tempo sugli schermi

Il team, guidato da Lucas G. Gago-Galvagno, ha analizzato 1.878 bambini tra i 12 e i 48 mesi, evidenziando che il tempo trascorso davanti agli schermi superava spesso i limiti raccomandati dagli enti pediatrici. I dati raccolti mostrano che i bambini guardavano in media 60 minuti di TV e 30 minuti di smartphone al giorno, mentre l’Organizzazione Mondiale della Sanità suggerisce di evitare del tutto l’uso di dispositivi elettronici prima dei due anni.

L’impatto sugli sviluppi linguistici

Dai risultati è emersa una correlazione negativa tra esposizione agli schermi e capacità linguistiche, mentre la lettura condivisa con un adulto risultava avere un effetto positivo. Tuttavia, se i contenuti visualizzati erano di tipo educativo e fruiti insieme a un genitore, l’impatto sullo sviluppo risultava migliore rispetto a contenuti di puro intrattenimento.

I dati sono stati raccolti tramite questionari somministrati ai genitori, che hanno valutato il tempo e la tipologia di schermo utilizzato, la presenza o meno di un adulto e il tempo dedicato alla lettura. L’uso di tablet e pc ha prodotto risultati contrastanti: se impiegati in modo interattivo con un adulto, favorivano lo sviluppo motorio e linguistico, ma un utilizzo passivo poteva risultare dannoso.

“I nostri risultati – spiega Gago-Galvagno – confermano che l’impatto degli schermi dipende dal contesto: il tipo di contenuto e il coinvolgimento dell’adulto sono fattori chiave. Sarà importante approfondire il legame tra uso dei dispositivi e sviluppo cognitivo e motorio, promuovendo un utilizzo consapevole fin dalla prima infanzia”.

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