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Morte di Andrea Prospero, i legali: “La famiglia vuole la verità”

Pubblicato: 07/02/2025 15:43

Il corpo senza vita di Andrea Prospero si trovava in un monolocale a Perugia. La famiglia chiede chiarezza sulle cause del decesso. Gli avvocati Francesco Mangano e Carlo Pacelli parlano di una possibile trappola. La Procura indaga per omicidio contro ignoti.
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Esami tossicologici e cellulari sotto analisi

Gli investigatori analizzano il corpo del 19enne. Gli esami tossicologici potrebbero rivelare dettagli fondamentali. Servirà almeno una settimana per conoscere i risultati. Gli inquirenti esaminano anche 40 SIM telefoniche e diversi cellulari trovati nel monolocale.

Domande sui pagamenti e sulle carte di credito

La famiglia non sapeva dell’affitto del monolocale. Gli inquirenti analizzano le transazioni effettuate dal giovane. Due carte di credito emergono nelle indagini. Una si trovava nel water dagli investigatori. L’altra è stata consegnata alla polizia dalla sorella gemella Anna.

Una corda in bagno e una posizione innaturale

Una corda compare tra gli oggetti analizzati. Gli avvocati escludono un gesto volontario. Il corpo del ragazzo era rivolto in una posizione che solleva interrogativi.

L’analisi dei dispositivi elettronici potrebbe fornire nuove risposte. L’avvocato Mangano descrive Andrea come un ragazzo buono e generoso. La famiglia crede che il giovane possa essere stato trascinato in un brutto giro. La verità potrebbe emergere nei prossimi giorni.

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