
Luciana Littizzetto è stata ricoverata in ospedale a Torino a causa di una pancreatite acuta. È stata la stessa comica, collegata durante la trasmissione “Che tempo che fa”, a fornire aggiornamenti sulle sue condizioni di salute dopo il ricovero avvenuto martedì. Ha raccontato di aver avvertito dolori intensi, inizialmente scambiati per sintomi influenzali. Tuttavia, ha rassicurato i fan dicendo che la situazione sta migliorando: “I valori stanno scendendo”. Il dolore addominale è uno dei sintomi tipici della pancreatite acuta. Come riportato dal San Raffaele, la malattia si manifesta in forma lieve nel 90% dei casi e in forma severa nel restante 10%.
Leggi anche: Ilaria Salis ospite di Fazio difende le occupazioni: “I movimenti occupano case pubbliche abbandonate”
Sintomi
Il sintomo principale è un dolore addominale improvviso e intenso, localizzato soprattutto nella parte superiore dell’addome, ma può irradiarsi verso la schiena. Al dolore si possono associare nausea, vomito e febbre, sintomi che Littizzetto ha descritto come simili a quelli dell’influenza. In pronto soccorso, la diagnosi di pancreatite acuta viene confermata tramite esami del sangue e radiologici, evidenziando livelli di amilasi o lipasi almeno tre volte superiori alla norma.
Nelle forme più gravi, la pancreatite acuta può portare a complicazioni come insufficienza renale o respiratoria, setticemia e shock.
Cause della malattia
Le cause della pancreatite acuta sono nel 90% dei casi legate a calcoli biliari, particolarmente comuni nelle donne, e all’abuso di alcol. Altre possibili cause includono alti livelli di trigliceridi nel sangue, mutazioni genetiche, anomalie anatomiche, uso di determinati farmaci o sostanze tossiche, tumori benigni o maligni e danni autoimmuni al pancreas.

Per diagnosticare la pancreatite acuta, è necessario identificare almeno due tra i seguenti elementi: dolore tipico, alterazioni negli esami del sangue con valori di amilasi o lipasi significativamente elevati, e segni di infiammazione del pancreas rilevati tramite ecografia o TAC.
Trattamento
Nella maggior parte dei casi, la pancreatite acuta si risolve autonomamente in un periodo che va da 7 a 15 giorni. I pazienti possono ricevere infusioni di liquidi per via endovenosa e antidolorifici, oltre a supporto nutrizionale quando l’alimentazione orale non è possibile.
Nei casi più gravi, è spesso necessario supportare le funzioni vitali con ossigeno e altri trattamenti, oltre alla somministrazione di antibiotici per affrontare eventuali complicanze.
Le operazioni chirurgiche sono rare e, al giorno d’oggi, le complicanze come le raccolte liquide vengono solitamente gestite attraverso procedure endoscopiche o radiologiche. È cruciale identificare e trattare la causa della pancreatite per prevenire recidive, come nel caso in cui sia causata da calcoli biliari, che possono essere rimossi chirurgicamente.