Breno piange Marco Contessi, il 39enne che è morto nel tragico incidente avvenuto domenica pomeriggio nella galleria Vello 1 sulla Strada Provinciale 510, nel territorio di Marone. Nello schianto, che ha coinvolto tre veicoli, è rimasta gravemente ferita anche la sua compagna 42enne, ora ricoverata al Civile di Brescia in prognosi riservata. Nella notte di domenica, 9 febbraio, è stato arrestato un 27enne. Il giovane non risulta avere mai conseguito la patente e guidava sotto l’effetto di cocaina.
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La dinamica dell’incidente
La dinamica dell’incidente
L’incidente si è verificato intorno alle 16:00 e la dinamica è ora al vaglio dei carabinieri della Compagnia di Chiari e di Marone. Secondo le prime ricostruzioni, la Renault Clio su cui viaggiavano la vittima e la compagna, diretta verso Vallecamonica, si è scontrata con una Lancia Y, che procedeva in direzione Iseo, e con un furgone, il cui conducente è rimasto illeso.
Nello schianto è rimasto ferito anche un 26enne, che viaggiava a bordo della Lancia Y: il giovane è stato trasportato alla Poliambulanza di Brescia. Sul posto sono intervenuti due elisoccorsi (da Brescia e Bergamo), tre ambulanze, due automediche, oltre alla Polizia Stradale e ai Vigili del Fuoco. Il traffico sulla Sp510 ha subito pesanti disagi, con lunghe code e la strada bloccata fino alle 19:00.
Una comunità in lutto
Un 27enne in arresto
Un ventisettenne è stato arrestato domenica notte dai carabinieri con l’accusa di omicidio stradale. La banca dati delle forze dell’ordine conferma che il giovane non aveva mai conseguito la patente. Originario di Milano, l’uomo è in carcere perché sotto effetto di cocaina.
Chi era Marco Contessi
Marco Contessi, padre di tre figli, avrebbe compiuto 40 anni il prossimo 30 maggio. L’ultimo dei suoi figli è nato lo scorso ottobre dalla compagna ora ricoverata in ospedale, mentre gli altri due frequentano la scuola materna e le scuole medie. La sua famiglia è molto conosciuta a Breno, soprattutto per l’impegno nella parrocchia e nell’Oratorio.
Contessi lavorava per una società che gestisce i mezzi dell’ospedale di Esine. Era molto apprezzato per la sua solarità e per il suo coinvolgimento nelle attività locali. Appassionato di sport, aveva praticato calcio, dove aveva anche allenato per l’Oratorio e collaborato con l’Us Breno, oltre a dedicarsi alla corsa e alla montagna.
Il 39enne lascia i suoi tre figli, la madre Giacomina e la sorella Silvia. Un altro fratello, Aldo, era morto circa vent’anni fa in un incidente stradale a Malegno. La data dei funerali non è ancora stata stabilita.