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Nora morta di overdose a 15 anni, mamma Luciana: “Mia figlia è stata avvelenata e legata”

Pubblicato: 10/02/2025 10:04

Il dramma di Nora Jlassi, la quindicenne trovata senza vita il 27 gennaio in un appartamento dell’Ater, continua a scuotere le cronache. Luciana, sua madre, non crede alla versione ufficiale che parla di overdose e denuncia uno scenario di violenze e inganni. «A mia figlia hanno dato metadone di nascosto, mescolato alla Coca-Cola. Non solo, glielo hanno anche iniettato con siringhe nel braccio e nel collo, poi l’hanno legata», accusa disperata in un’intervista al Corriere della Sera.

La rabbia e le accuse della madre
Luciana racconta di aver ricevuto informazioni dirette da qualcuno presente quella notte: «Mi hanno detto che ridevano mentre lo facevano. Ma non posso rivelare chi mi ha riferito questi dettagli. Non mi fermerò finché non avrò giustizia». Secondo la sua ricostruzione, Nora sarebbe stata vittima di un inquietante scambio tra malintenzionati. «Una ragazza marocchina di circa vent’anni ha portato mia figlia in auto da Verona a San Bonifacio, su richiesta di una brasiliana di 25 anni, che in cambio le ha dato una dose di droga».

La madre accusa quest’ultima di aver “venduto” Nora per coprire un furto di droga e un Rolex, scaricando la colpa sulla quindicenne per placare la rabbia degli spacciatori. «Il marocchino ha preteso che mia figlia fosse portata a quella festa. Nora, ingenua, ci è andata senza immaginare cosa le avrebbero fatto. Lì le hanno messo metadone nella Coca-Cola e l’hanno uccisa».

Minacce e clima di terrore
Luciana denuncia anche minacce contro la sua altra figlia: «Una ragazza marocchina la insulta e la minaccia, dicendo: ‘Tua madre perderà due figlie’». Il dolore per la perdita di Nora si somma così a un clima di paura soffocante.

La madre annuncia battaglia legale: «Denuncerò chiunque stia diffondendo menzogne sui giornali. Voglio giustizia, e me la farò».
L’indagine è ancora in corso. Mentre la versione ufficiale parla di overdose, Luciana continua a sostenere una verità diversa: quella di una macchinazione crudele che ha strappato la vita alla sua giovane figlia.

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