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Edoardo Bove, cos’è la torsione di punta che lo ha colpito in campo

Pubblicato: 12/02/2025 13:37

Cos’è la torsione di punta della quale si è parlato tanto a seguito del malore accusato da Edoardo Bove durante Fiorentina-Inter? Si tratta di una forma di tachicardia ventricolare. In queste circostanze, il ventricolo perde il normale controllo del ritmo cardiaco, diventando il punto di origine di un battito anomalo, localizzato nelle camere responsabili della pompa sanguigna verso l’aorta a sinistra e nel circolo polmonare a destra. Tipicamente, la frequenza cardiaca aumenta. Questo fenomeno è stato descritto per la prima volta dal ricercatore francese Francois Dessertenne, che lo ha denominato “Torsade de Point”. L’elettrocardiogramma presenta una forma distintiva, con un tracciato che appare “torcersi” attorno alla linea isoelettrica, ha spiegato a Repubblica Giulio Molon, Direttore dell’Unità Operativa Complessa di Cardiologia dell’Irccs Sacro Cuore di Negrar a Verona.
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Origine della patologia 

La torsione di punta può manifestarsi a seguito di varie condizioni, ma risulta più frequente in individui che presentano un allungamento del tratto QT nell’elettrocardiogramma. Questo allungamento può essere congenito o causato da farmaci, nonché da carenze di magnesio, calcio o potassio, come sottolinea Molon. L’evoluzione della patologia può variare: la torsione di punta può risolversi autonomamente oppure progredire verso una fibrillazione ventricolare. Quest’ultima rappresenta una situazione critica, in grado di compromettere gravemente la funzione cardiaca e, se non trattata, può risultare fatale.

Riconoscimento e trattamento

 La diagnosi è principalmente basata sull’analisi dell’elettrocardiogramma e sul tracciato osservato dal cardiologo. Tuttavia, è importante notare che, in assenza di un chiaro tracciato, la semplice osservazione di un allungamento del tratto QT può sollevare sospetti, come evidenziato dall’esperto. Il trattamento, dopo la fase acuta, prevede l’infusione endovenosa di magnesio e/o potassio e l’interruzione di farmaci che possano contribuire all’allungamento del QT, poiché esistono diversi medicinali in grado di provocare tale effetto.

Importanza dell’intervento tempestivo 

La torsione di punta può portare a fibrillazione ventricolare e conseguentemente a un arresto cardiaco. È fondamentale possedere conoscenze adeguate per aumentare le probabilità di sopravvivenza in caso di arresto cardiaco. Chi assiste a un evento di questo tipo deve essere in grado di riconoscerlo, contattare il 112/118 e, seguendo le istruzioni degli operatori, avviare le manovre di rianimazione cardiopolmonare, inclusa la compressione toracica. Se disponibile, è cruciale utilizzare un defibrillatore automatico (DAE) il prima possibile, in attesa dell’arrivo dei soccorsi.

In sintesi, chi presta soccorso deve rapidamente allertare il servizio di emergenza per garantire un intervento tempestivo. Ogni minuto che passa tra l’inizio dell’arresto cardiaco e l’arrivo dei soccorsi riduce del 10% le possibilità di sopravvivenza e aumenta il rischio di danni cerebrali irreversibili a causa della mancanza di flusso sanguigno. La rianimazione cardiaca è fondamentale: si deve posizionare una mano al centro del torace della persona e praticare compressioni profonde e decise, al ritmo di 100-120 al minuto, cercando di abbassare il torace di circa 5 centimetri.

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Ultimo Aggiornamento: 18/03/2025 10:24

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