
Un dissidio per confini terrieri sarebbe il movente dell’omicidio di Sebastiano Danieli, il 66enne trovato morto con una profonda ferita alla testa nel suo appezzamento di terra a Galatone (Lecce). Per il delitto è stato sottoposto a fermo il 45enne Cosimo Loiola, suo vicino di podere.
Leggi anche: Spari dall’auto in corsa: uomo ucciso all’ingresso del bar

Il fermo e l’arma del delitto
Loiola, che non ha ancora confessato, è stato fermato su disposizione del pubblico ministero Rosaria Petrolo. Gli investigatori hanno rinvenuto l’arma del delitto, un’ascia, custodita nella sua abitazione. I familiari della vittima, ascoltati dai carabinieri, hanno riferito che tra i due uomini vi erano stati precedenti contrasti, con minacce recenti rivolte da Loiola a Danieli.
Indagini e immagini di videosorveglianza
Le indagini sono state condotte dai carabinieri della compagnia di Gallipoli, sotto la guida del capitano Alessandro Monti, e dal nucleo investigativo provinciale coordinato dal tenente colonnello Cristiano Marella. Decisivo anche il supporto delle telecamere di sicurezza, che hanno ripreso il presunto assassino lungo il tragitto percorso sia prima che dopo il delitto. Loiola, che al momento non ha fornito una versione dei fatti, è stato trasferito in carcere.