
Sono passati più di 90 giorni dall’ultimo contatto con Alberto Trentini, il cooperante italiano dell’ong internazionale Humanity & Inclusion, detenuto in un carcere di Caracas con l’accusa di terrorismo. Da allora, nessuna notizia diretta, nessuna possibilità di comunicare con la famiglia o con un avvocato.
Leggi anche: Cecilia Sala, l’idea di Elly Schlein: candidata del Pd a sindaco di Milano
Leggi anche: Alberto Trentini è vivo, il Venezuela ha inviato una prova
L’ultima comunicazione dall’aeroporto di Caracas
A raccontare la vicenda è Armanda Trentini, madre del cooperante, ospite della trasmissione Che tempo che fa di Fabio Fazio. “L’ultima volta che ho avuto notizie di Alberto era il 15 novembre 2024. Si trovava all’aeroporto di Caracas e, come faceva sempre, mi ha mandato un messaggio di saluto. Poi ho atteso il suo arrivo a destinazione, ma non ho più ricevuto nulla. La sera del 16 novembre, ci hanno avvertito che era in stato di fermo”.
"Anche se abbiamo vicino gli amici di alberto, gli amici di famiglia, la parrocchia…ma Alberto bisogna portarlo a casa"
— Che Tempo Che Fa (@chetempochefa) February 16, 2025
Armanda Trentini, la mamma di Alberto Trentini, di cui non si hanno notizie dal 15 novembre, a #CTCF pic.twitter.com/hsswkGyqkO
Da quel momento, nessun aggiornamento: Alberto è isolato, non ha potuto parlare con un avvocato, né contattare la famiglia.

L’appello alla politica per riportarlo a casa
La madre di Alberto spera in un segnale dalle istituzioni italiane. “Mi aspetto che arrivi una sua telefonata, è un desiderio che abbiamo dal 15 novembre“. Ha scritto una lettera indirizzata alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, chiedendo un intervento diretto. “Poiché anche lei è madre, mi aspetto che me lo porti a casa. Spero che si attivi anche con il supporto di altri Paesi, come è stato fatto per la giornalista Cecilia Sala“.
La vicenda di Alberto Trentini resta una delicata questione diplomatica, mentre la famiglia attende risposte sul suo destino.