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Caso Sinner, la Wada risponde a Djokovic: “Nessun favoritismo”

Pubblicato: 18/02/2025 15:34

Novak Djokovic critica la Wada per la squalifica di Jannik Sinner. Il campione serbo parla di “favoritismi” e definisce il caso “strano e ingiusto”. Secondo lui, diversi giocatori condividono lo stesso pensiero.

“Ho parlato con diversi giocatori negli spogliatoi, non soltanto negli ultimi giorni ma anche nei mesi precedenti. La maggior parte di loro non è soddisfatta di come si è svolto l’intero processo e non ritiene sia giusto. Molti di loro credono che ci siano stati dei favoritismi“, ha dichiarato l’ex numero uno al mondo.
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Djokovic ribadisce l’innocenza di Sinner e Swiatek, ma sottolinea problemi nel sistema. “Sinner avrà una sospensione di tre mesi per colpa di errori e negligenze del suo team. Alcuni di loro stanno ancora lavorando nel tour, e questo è qualcosa che molti di noi trovano strano”.

La Wada risponde alle accuse

Ross Wenzel, dirigente della Wada, risponde alle critiche parlando con la BBC. “Il caso di Sinner era a un milione di chilometri dal doping. Il riscontro scientifico ha dimostrato che non si trattava di un caso di doping intenzionale, incluso il discorso del microdosaggio“.

Wenzel nega trattamenti di favore e sostiene che la squalifica di Sinner sia stata decisa in modo equo. “I termini della sospensione erano appropriati e non hanno tenuto conto del calendario tennistico“.

Durata della squalifica e impatto sui tornei

La squalifica di Sinner è iniziata il 9 febbraio e terminerà il 4 maggio. Questo gli permetterà di partecipare al Roland Garros, in programma dal 25 maggio.

La Wada ha ricevuto critiche da entrambi i fronti. “Alcuni ritengono la sanzione troppo elevata, altri troppo leggera. Forse è un’indicazione che, anche se non piace a tutti, era la decisione più giusta”.

“Analizziamo questi casi dal punto di vista tecnico e operativo. Non ci facciamo condizionare dall’opinione pubblica, dai politici o da altri fattori”, conclude Wenzel.

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