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Sinner, raggiunto l’accordo con la Wada: tre mesi di squalifica per il caso Clostebol, può restare primo al mondo

Pubblicato: 15/02/2025 12:19

Tre mesi di squalifica: questo il risultato dell’accordo tra Jannik Sinner e la Wada. Il numero uno al mondo dovrà rimanere fermo dal 9 febbraio al 4 maggio. In questo modo, il caso Clostebol si è concluso prima ancora di arrivare davanti al Tas grazie a un accordo tra le parti, non un vero e proprio patteggiamento. Ma che fermerà l’altoatesino, a meno di un anno dalle due positività riscontrate durante il torno di Indian Wells del 2024.
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Una decisione figlia soprattutto della prudenza: troppo alto il rischio di una sconfitta davanti al Tribunale arbitrale sportivo di Losanna, che avrebbe potuto fermarlo per almeno un anno. Questa, d’altronde, era la richiesta della Wada, l’agenzia mondiale antidoping che aveva impugnato la sanzione minima comminata a Sinner dopo la positività.

Le udienze erano state giò fissate per il 16 e 17 aprile, ma la decisione sarebbe potuta arrivare anche due mesi dopo, compromettendo la sua intera stagione o quasi. Per questo è arrivata la mossa a sorpresa di Sinner: nessuna ammissione di responsabilità, ma il modo – per lui e per la Wada – perché nessuno esca dalla vicenda con troppi danni. In base all’accordo raggiunto, Sinner potrebbe tornare agli Internazionali di Roma saltando i primi tornei primaverili, da Indian Wells a Miami, da Montecarlo a Madrid.

La reazione del campione

Jannik Sinner ha commentato l’accordo con queste parole: “Questo caso pendeva su di me ormai da quasi un anno e il processo aveva ancora tempi lunghi, con una decisione che forse sarebbe arrivata solo alla fine dell’anno. Ho sempre accettato di essere responsabile della mia squadra e ritengo che le rigide regole della Wada siano una protezione importante per lo sport che amo. Su questa base ho accettato l’offerta della Wada di risolvere il presente procedimento sulla base di una sospensione di tre mesi”.

La sentenza fa discutere

L’agenzia antidoping ha accettato le spiegazioni di Sinner: “Wada – si legge nel dispositivo dell’accordo – riconosce che Sinner non aveva intenzione di imbrogliare e che l’assunzione di Clostebol non ha fornito alcun beneficio in termini di prestazioni, avvenendo a sua insaputa a causa della negligenza di alcuni membri del suo entourage. Tuttavia, secondo il Codice e in base ai precedenti del Tas, un’atleta è ritenuto responsabile della negligenza del proprio entourage. Considerando l’unicità dei fatti di questo caso, è stata ritenuta appropriata una sospensione di tre mesi. Wada non ha richiesto la squalifica di alcun risultato, ad eccezione di quanto già imposto dal tribunale di primo grado”. Parole che hanno ovviamente scatenato la rabbia dei fan, che si sono subito chiesto in rete: “Ma se era innocente, perché squalificarlo lo stesso? Assurdo”.

Sinner può restare numero uno?

Sinner tornerà in campo con 9.730 punti: agli attuali 11.330 gliene verranno tolti 1.600 ovvero quelli conquistati nel 2024 con la semifinale di Montecarlo, il quarto di finale a Madrid e il trionfo a Miami (i punti della semifinale di Indian Wells gli erano già stati tolti dalla sentenza di primo grado dell’Itia).

Zverev nei prossimi mesi dovrà difendere il secondo turno ad Acapulco (25), i quarti ad Indian Wells (200), la semifinale a Miami (400), gli ottavi a Montecarlo e a Madrid (200), i quarti a Monaco di Baviera (100): in totale 925. Alcaraz dovrà difendere 1000 punti del trionfo a Indian Wells, 200 punti a Miami, 200 punti a Madrid: in totale 1400.

Questo significa che Zverev avrebbe bisogno di 2520 punti fino a Madrid per agganciare Sinner prima di Roma, mentre Alcaraz di 3720. Difficile, molto difficile, ma sulla carta e dati alla mano non impossibile.

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Ultimo Aggiornamento: 18/02/2025 15:34

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