
Lorenzo Rovagnati, imprenditore 41enne e presidente della multinazionale di salumi che porta il suo nome, è rimasto ucciso nello schianto del suo elicottero lo scorso 5 febbraio nei pressi del castello di Castelguelfo, in provincia di Parma. Insieme a lui hanno perso la vita i due piloti a bordo, Flavio Massa (59 anni) e Leonardo Italiani (30 anni).
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Le cause dello schianto: esclusi malori, ipotesi errore umano
Secondo le prime autopsie richieste dalla Procura di Parma, nessuno dei tre a bordo avrebbe avuto problemi fisici o malori prima dell’incidente. Restano quindi da analizzare le ipotesi di errore umano o di guasto tecnico. Le indagini, coordinate dal procuratore Andrea Bianchi, si avvalgono della consulenza dell’esperto Stefano Benassi.
Oltre agli esami sui corpi effettuati dall’Istituto di medicina legale di Parma, saranno necessari approfondimenti tecnici sul velivolo. A queste verifiche parteciperanno anche i consulenti di parte: Francesco Nitti per la famiglia Rovagnati e Luigi Simoncini per la società responsabile della manutenzione dell’elicottero.
L’ultimo viaggio di Rovagnati
La sera del 5 febbraio, Rovagnati era in viaggio a bordo del suo elicottero per rientrare in Brianza, a Biassone, dove viveva con la moglie incinta e i loro due figli. Poco dopo le 19:30, il velivolo si è schiantato al suolo nei terreni circostanti il castello di Castelguelfo, residenza di famiglia situata nel comune di Noceto, in provincia di Parma.
Il dolore della famiglia
Solo una settimana dopo la tragedia, il 12 febbraio, è nata la terza figlia di Lorenzo Rovagnati e Federica Sironi. Al funerale, la moglie ha voluto ricordare il marito con parole toccanti: «La notte è buia, ricorderò ogni giorno a Paolo e Beatrice chi sei stato, i bei momenti passati insieme. Quando è nata nostra figlia ti ho sentito vicino e grazie a questo ho trovato la forza di farcela».