
Paolo Bertolucci non ha gradito il poco supporto ricevuto da Jannik Sinner da parte dei colleghi italiani. L’ex tennista ha espresso il suo disappunto con un duro messaggio pubblicato su X, in cui ha sottolineato la mancanza di prese di posizione pubbliche dopo la squalifica di tre mesi inflitta al numero uno del mondo, a seguito di un accordo con la Wada per il caso Clostebol.
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“L’assordante silenzio di quasi tutti i giocatori italiani sul caso di Jannik Sinner mi ferisce”, ha scritto Bertolucci, sollevando un dibattito nel mondo del tennis.

L’affondo di Bertolucci: “Mi sarei aspettato una reazione diversa”
Intervistato dall’Adnkronos, Bertolucci ha spiegato meglio la sua posizione, riconoscendo il supporto espresso da alcuni tennisti italiani, ma ritenendolo comunque insufficiente. “Ho letto le dichiarazioni di Vavassori, Berrettini e Nardi. Quello che si è esposto più di tutti è sicuramente Vavassori. Poi silenzio assoluto”, ha dichiarato.
Secondo Bertolucci, la vicenda ha avuto un’eco mondiale, con giocatori stranieri che si sono espressi sul caso: “Wawrinka spara contro, Gasquet parla a favore, Ruud dice qualcosa a favore. E in Italia? Mi sarei aspettato una presa di posizione molto più forte”.
L’ assordante silenzio di quasi tutti i giocatori italiani sul caso di @janniksin mi ferisce.
— paolo bertolucci (@paolobertolucci) February 17, 2025
“Si sbrigassero entro Pasqua”
L’ex tennista ha rincarato la dose, sottolineando che avrebbe voluto vedere un coinvolgimento maggiore da parte degli atleti italiani: “Quanti sono i primi cento in Italia? Undici? In tre si sono esposti, gli altri silenzio. Mi sarei aspettato una percentuale opposta”. E ha concluso con un’esortazione ai colleghi di Sinner: “Si sbrigassero, insomma, entro Pasqua”.