
Maati Moubakir, ucciso a coltellate il 29 dicembre a Campi Bisenzio, sarebbe stato vittima di un errore di persona. Secondo la procura di Firenze, i suoi aggressori lo avrebbero scambiato per il responsabile del furto di una sigaretta elettronica. Le immagini delle telecamere di sorveglianza e le testimonianze raccolte avrebbero permesso agli inquirenti di ricostruire l’accaduto. Il tribunale del Riesame deve ora decidere sulla richiesta di revoca o attenuazione della misura cautelare per Diego Voza, appena 18enne, in carcere dal 31 gennaio insieme ad altri cinque indagati.
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Sei giovani coinvolti nel delitto
Oltre a Voza, sono in carcere anche Denis Alexander Effa Ekani (22 anni), Denis Mehmeti (20), Ismail Arouii (20), Francesco Pratesi (18). Un sesto ragazzo è stato denunciato a piede libero. L’accusa per tutti è omicidio volontario aggravato dai futili motivi e dalla crudeltà. Il Riesame depositerà la sua decisione nei prossimi giorni.
Una vendetta per un affronto in discoteca
La sera precedente al delitto, Maati era in discoteca con alcuni amici. Due ragazze avrebbero indicato un giovane vicino a lui, accusandolo di aver rubato una sigaretta elettronica sei mesi prima. Il ragazzo avrebbe reagito sputando verso di loro. Offese e rancore avrebbero scatenato la reazione del gruppo di amici delle ragazze, che avrebbero atteso fuori dalla discoteca per vendicarsi.
L’inseguimento e il tragico epilogo
Maati, estraneo alla vicenda, sarebbe stato inseguito e aggredito. I primi colpi lo avrebbero raggiunto in via Tintori, poi, mentre tentava di fuggire, altri tre ragazzi lo avrebbero colpito di nuovo. Il 17enne ha cercato rifugio su un autobus, ma un ultimo fendente al cuore lo ha ucciso. Un omicidio che ha sconvolto Campi Bisenzio e che ora attende giustizia.