
Ancora misteri sul dramma di Acerra, dove una bimba di nove mesi è stata uccisa dal pitbull di famiglia: l’appartamento dove è morta Giulia, nella notte tra sabato e domenica scorsa, è stato ripulito dai familiari prima del sopralluogo. Di conseguenza quando è stato eseguito l’esame con i medici legali e l’avvocato, non c’erano tracce di sangue a terra.
Leggi anche: Italia – In fiamme l’intero villaggio, fumo alto e fiamme: rabbia e tanta paura
Luigi Montano, legale di Vincenzo Loffredo, papà della piccola Giulia indagato per omicidio colposo, ha spiegato : “I miei assistiti mi dicono che in casa sono entrati la mamma della vittima, i nonni materni e paterni, la sorella e la cognata dell’indagato per prendere delle fotografie. Erano le 8 del mattino e chi è entrato nell’alloggio non sapeva che l’appartamento fosse sotto sequestro. Non c’era alcuna intenzione di occultare prove, ma solo il desiderio di prendere una foto della bambina. In casa poi hanno deciso di pulire la stanza. I sigilli sono stati sistemati dopo”. Domenica mattina sulla porta dell’appartamento nel Rione IceSnei di Acerra l’avviso di sequestro era ben visibili, ma i familiari di Giulia hanno detto all’avvocato che è stato sistemato solo dopo il loro ingresso nella casa.
Il parroco: “Ripartite dal vostro amore”
Di certo è un altro giallo che si aggiunge ai tanti di questa vicenda, anche se va ricordato che la scena della tragedia era stata già fotografata dalla polizia scientifica, che aveva eseguito i suoi rilievi nella notte di domenica. L’avvocato chiederà che il suo assistito sia ascoltato al più presto dal pm.
Nel frattempo si sono svolti a porte chiuse i funerali della piccola Giulia, come richiesto dalla famiglia per tutelare la privacy. All’uscita del feretro dal Duomo di Acerra sono stati fatti volare decine di palloncini riuniti a forma della coroncina del santo rosario. Il carro funebre è stato fatto uscire dal retro della cattedrale, seguito dall’auto con a bordo i genitori.

Le indagini e l’autopsia
Mentre la città si è raccolta per l’addio alla piccola, proseguono le indagini della Procura di Nola, che ha aperto un fascicolo per omicidio colposo.

Mercoledì 19 febbraio è stata eseguita l’autopsia sul corpo della bambina. Secondo i primi esiti, Giulia è stata morsa più volte dal cane e il decesso è avvenuto per la rottura del collo. Gli investigatori stanno ora effettuando ulteriori accertamenti sul pitbull, che rimane affidato ai veterinari dell’ASL Napoli 2.
Dai primi rilievi, sembrerebbe che nella bocca dell’animale non siano state trovate tracce ematiche evidenti, ma gli esami approfonditi chiariranno ogni dettaglio.

Il padre resta indagato
Il padre della bambina, 25 anni, è indagato per omicidio colposo, atto dovuto per consentire agli inquirenti di svolgere tutti gli accertamenti del caso. Il giovane, risultato positivo ai cannabinoidi la sera della tragedia, ha raccontato agli investigatori di essersi addormentato accanto alla figlia, senza accorgersi di nulla fino a poco prima di mezzanotte. A quel punto, ha tentato una disperata corsa verso la clinica Villa dei Fiori, ma la piccola era già priva di vita.