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È morta a 21 anni Rita Cefariello. La madre aveva lanciato un disperato appello a Giorgia Meloni

Pubblicato: 20/02/2025 19:41

«Mia figlia è morta a causa di una polmonite che ha contratto dopo aver partecipato alla manifestazione del 22 novembre scorso, per chiedere alla Regione Campania di sbloccare i fondi Fna, che, nonostante i mesi di attesa, ancora non sono stati erogati alle famiglie». Con queste parole, Mariarca ha annunciato la morte di sua figlia Rita Cefariello, avvenuta questa mattina alle 10.30, nonostante i tentativi di rianimazione e i massaggi cardiaci. La madre, che il 27 gennaio aveva rivolto un appello alla premier Giorgia Meloni e al governatore Vincenzo De Luca, ora si trova senza parole per descrivere il dolore che sta vivendo. Una sofferenza che si intreccia con la rabbia di chi ha dovuto lottare su due fronti: contro la malattia e contro l’indifferenza delle istituzioni, nel tentativo di ottenere il rispetto dei propri diritti.
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Gli ultimi giorni di vita di Rita sono stati segnati da un rapido aggravamento delle sue condizioni. Nonostante le cure intensive, tra siringhe, aerosol e antibiotici, la giovane di 21 anni, affetta da atrofia muscolare spinale con grave deficit polmonare, non riusciva nemmeno a mangiare. Sebbene la causa formale del decesso sia stato un arresto cardiaco, i familiari e gli amici sottolineano come il peggioramento della sua salute fosse legato alla polmonite che l’aveva colpita.

«Dopo tutte queste battaglie, cosa dobbiamo ancora sentire? Che i fondi Fna non verranno pagati, che gli arretrati non verranno saldati e che forse i pagamenti partiranno, ma intanto sono passati undici mesi», accusava Mariarca. «I pagamenti, quando arriveranno, saranno bimestrali, ma forse saranno accettate solo le rendicontazioni degli operatori sanitari. Nessuno ha fatto nulla, la politica è silente e noi continuiamo a subire. Le famiglie dell’Ambito N24 non ricevono alcun sostegno economico per i loro figli disabili da ormai quasi un anno. Siamo abbandonati a noi stessi».

A causa della polmonite, Rita non usciva di casa dal 22 novembre 2024, giorno della sua ultima partecipazione alla manifestazione. Era impegnata con l’associazione Supereroi, per la quale curava le pagine social, ed era felice di poter contribuire alla difesa dei diritti delle persone con disabilità. «Siamo vicini a queste battaglie, ma la sensazione che abbiamo è che le istituzioni non ci diano ascolto. Ci sentiamo abbandonati», ha dichiarato Enza Criscuolo, presidente dell’associazione. «Rita era una ragazza straordinaria, ci stringiamo al dolore della famiglia».

Mariarca aveva rivolto un appello urgente a Giorgia Meloni e Vincenzo De Luca, pubblicato il 27 gennaio sul Corriere del Mezzogiorno: «Cara Giorgia, caro De Luca, dove sono lo Stato e le istituzioni per mia figlia? Siete genitori anche voi, provate a mettervi nei panni di chi trascorre 24 ore al giorno ad accudire un figlio disabile».

I funerali di Rita si terranno domani, venerdì, presso la Chiesa Immacolata Concezione a Tavernanoce, nel comune di Volla.

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