
Papa Francesco, ricoverato dal 10 febbraio al Policlinico Gemelli di Roma a causa di una polmonite bilaterale, sta continuando il suo processo di recupero. Secondo l’ultimo aggiornamento fornito dalla Santa Sede, il Pontefice ha trascorso una notte tranquilla e ha fatto colazione in poltrona al mattino. Le sue condizioni sono stabili, con un lieve miglioramento dei parametri nel sangue.
Nonostante la gravità della sua situazione clinica, il Papa ha proseguito le sue attività ufficiali, come la nomina di François Gourdon a vescovo di Saint-Dié, in Francia.
La salute di Papa Francesco La polmonite bilaterale diagnosticata martedì scorso si è complicata con bronchiectasie e bronchite asmatiforme, richiedendo un trattamento intensivo con antibiotici e cortisonici. Gli esperti suggeriscono che il trattamento potrebbe prolungarsi di almeno una settimana, come confermato da Matteo Bassetti, direttore delle Malattie Infettive all’ospedale San Martino di Genova, che prevede un ricovero di 8-10 giorni in casi simili.
Il Papa ha ricevuto alcune visite, tra cui quella della premier Giorgia Meloni, che ha riferito di averlo trovato lucido e reattivo, nonostante le difficoltà sanitarie. La visita, avvenuta ieri, ha dimostrato che Papa Francesco conserva il suo spirito, come dimostrato dalle battute di umorismo.
Anche se le condizioni sono ancora delicate, il cardinale Gianfranco Ravasi ha rassicurato sul fatto che la situazione non è critica, anche se la complessità del quadro clinico richiede attenzione. La possibilità di dimissioni è stata presa in considerazione, ma dipenderà dall’evoluzione delle sue condizioni nelle prossime giornate.
Quando potrà essere dimesso il Papa? La durata del ricovero dipenderà dall’evoluzione della polmonite bilaterale, ma secondo alcuni esperti, potrebbe rimanere in ospedale almeno un’altra settimana. La terapia contro la polmonite bilaterale di solito dura da 8-10 giorni fino a due settimane. Tuttavia, la decisione finale spetta ai medici che seguono il Papa, con possibilità di dimissioni già alla fine della prossima settimana, a seconda dei progressi. Il Papa, intanto, si siede in poltrona e lavora, e sembra essere in miglioramento rispetto ai giorni passati, come confermato da Matteo Bassetti.
Speculazioni sulle dimissioni del Papa Nel frattempo, sono aumentate le speculazioni sulla possibile rinuncia di Papa Francesco, anche se al momento sembra determinato a continuare nella sua missione. Il cardinale Ravasi ha dichiarato che, pur comprendendo le difficoltà, il Papa non ha intenzione di abbandonare il suo ruolo, ma potrebbe farlo se la sua capacità di comunicare e svolgere il suo ministero fosse compromessa.
Già tre cardinali, tra cui il “pensionato” Ravasi, hanno sollevato pubblicamente la questione delle dimissioni. “Penso che potrebbe farlo, perché è una persona decisa nelle sue scelte”, ha affermato il cardinale Ravasi. A lui ha fatto eco il cardinale Jean-Marc Aveline di Marsiglia, che ha aggiunto: “Tutto è possibile”. Anche il cardinale di Barcellona, Juan José Omella Omella, ha sottolineato che le norme prevedono la possibilità di dimissioni.