Vai al contenuto

Trump attacca, l’Unione Europea si schiera con Zelensky: “Lui democratico, Putin no”

Pubblicato: 21/02/2025 11:58

Le dichiarazioni di Donald Trump su Volodymyr Zelensky scuotono la politica internazionale, ma l’Unione Europea ribadisce la propria posizione: “L’Ucraina è una democrazia, la Russia di Vladimir Putin no“. La replica arriva dopo il post del presidente Usa su Truth, in cui definiva Zelensky un “dittatore” e metteva in discussione la legittimità delle elezioni in Ucraina, riprendendo di fatto la narrativa del Cremlino.
Leggi anche: Ucraina, Putin spiazza tutti: pronto l’annuncio epocale

Tra i primi leader a rispondere a Trump c’è stato il premier britannico Keir Starmer, che ha telefonato a Zelensky per riaffermare il sostegno del Regno Unito. Anche il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha attaccato duramente le parole del presidente americano, definendole “sbagliate e pericolose“.

Von der Leyen e Costa in visita a Kiev

L’Unione Europea ha scelto di non entrare immediatamente in un botta e risposta con Washington, ma la sua risposta è arrivata con fermezza. Durante un briefing, il portavoce della Commissione Stefan de Keersmaecker ha dichiarato: “Volodymyr Zelensky è stato eletto legittimamente in elezioni democratiche, libere ed eque”.

La linea europea sarà ribadita anche con un gesto concreto: il presidente del Consiglio Europeo Antonio Costa e la presidente della Commissione Ursula von der Leyen si recheranno a Kiev il 24 febbraio, data simbolica che segna il terzo anniversario dell’invasione russa. “Saremo lì per riaffermare il nostro sostegno all’eroico popolo ucraino e al presidente democraticamente eletto”, ha dichiarato Costa. Anche il premier spagnolo Sanchez sarà nella capitale ucraina lo stesso giorno per confermare il sostegno della Spagna.

Nuove sanzioni contro la Russia

Nel frattempo, Bruxelles si prepara a varare il sedicesimo pacchetto di sanzioni contro la Russia. I ministri degli Esteri dell’Ue si riuniranno lunedì prossimo per approvare nuove misure economiche, tra cui restrizioni mirate alla cosiddetta “flotta ombra” di petroliere usata da Mosca per aggirare il tetto al prezzo del greggio.

Ursula von der Leyen, attualmente in visita alle Barbados per un vertice con gli Stati caraibici, ha ribadito che il sostegno all’Ucraina è parte della difesa del diritto internazionale e del multilateralismo: “Sostenere l’Ucraina significa sostenere anche noi stessi. L’Ucraina è un futuro membro della famiglia europea”.

Il Cremlino preoccupato dal possibile invio di truppe Nato

Da Mosca arrivano segnali di nervosismo. Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha dichiarato che la Russia segue “con attenzione e preoccupazione” le notizie sul possibile dispiegamento di 30mila soldati europei in Ucraina, un piano che, secondo il Daily Telegraph, sarebbe in fase di discussione tra i governi europei e Washington.

“Questo scenario rappresenta una questione di sicurezza estremamente significativa per la Russia”, ha detto Peskov, lasciando intendere che Mosca potrebbe considerarlo come un’escalation diretta del conflitto. Il confronto tra Occidente e Russia si fa dunque sempre più acceso, mentre l’Europa ribadisce il suo pieno sostegno a Kiev, senza cedere alle pressioni di Washington o alle minacce del Cremlino.

Continua a leggere su TheSocialPost.it

Ultimo Aggiornamento: 21/02/2025 15:16

Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure