
Negli ultimi giorni, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha riacceso il dibattito sulla guerra in Ucraina con dichiarazioni che stanno facendo discutere la comunità internazionale. Durante un incontro nello Studio Ovale, Trump ha affermato di essere vicino alla firma di un accordo da 500 miliardi di dollari con Kiev per lo sfruttamento delle terre rare, risorse fondamentali per l’industria tecnologica e della difesa.
Un’intesa strategica sulle risorse
L’Ucraina è ricca di giacimenti di terre rare, minerali essenziali per la produzione di microchip, batterie e altri componenti ad alta tecnologia. Gli Stati Uniti, che negli ultimi anni hanno cercato di ridurre la loro dipendenza dalla Cina per l’approvvigionamento di questi materiali, vedono in Kiev un partner strategico. “Abbiamo speso centinaia di miliardi di dollari in aiuti all’Ucraina, ora vogliamo essere trattati allo stesso livello dell’Europa”, ha dichiarato Trump, facendo riferimento alla sproporzione nei contributi tra Washington e i paesi europei.
Il nodo degli aiuti militari
Parallelamente alla questione economica, Trump ha lasciato intendere che il supporto militare degli Stati Uniti a Kiev potrebbe essere riconsiderato. “Se non si raggiungerà un accordo, ci saranno problemi”, ha affermato, suggerendo che un’intesa sulle terre rare potrebbe essere una condizione per il mantenimento dell’assistenza americana. Questa posizione ha sollevato interrogativi sulle future relazioni tra Stati Uniti e Ucraina e sulla coesione dell’alleanza occidentale nel contrastare l’aggressione russa.
I negoziatori statunitensi che premono su Kiev per l’accordo sui minerali essenziali dell’Ucraina hanno sollevato la possibilità di tagliare l’accesso del Paese al sistema Internet satellitare Starlink di Elon Musk. Lo hanno detto a Reuters tre fonti informate. Se n’è parlato durante gli incontri tra Keith Kellogg, l’inviato speciale degli Stati Uniti per l’Ucraina, e Zelensky, ha affermato ancora una delle fonti, scrive Reuters sul suo sito. “L’Ucraina funziona con Starlink. Lo considerano la loro stella polare”, ha detto la fonte. “Perdere Starlink … sarebbe un duro colpo”.
Zelensky e Putin: il difficile equilibrio diplomatico
Oltre agli aspetti economici, Trump ha ribadito la sua posizione sui negoziati di pace tra Kiev e Mosca. “Voglio vedere un cessate il fuoco, voglio che ci sia un accordo”, ha dichiarato, sottolineando l’importanza di un’intesa tra il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il leader russo Vladimir Putin. Tuttavia, le sue parole precedenti, in cui ha definito Zelensky un “dittatore senza elezioni”, hanno generato tensioni con il governo di Kiev, che continua a contare sul sostegno occidentale per resistere all’invasione russa.
Smentito il viaggio a Mosca
Nel frattempo, Trump ha smentito le voci su un possibile viaggio a Mosca il 9 maggio, in occasione della parata della Vittoria, una celebrazione simbolica per la Russia. “Non vado”, ha dichiarato seccamente, senza approfondire ulteriormente il tema. Tuttavia, le speculazioni su possibili contatti tra l’ex presidente e il Cremlino restano vive, alimentate dai recenti commenti elogiativi su Putin e dalla sua volontà di rivedere la strategia americana sulla guerra in Ucraina.
Quali scenari per il futuro?
L’accordo sulle terre rare potrebbe rappresentare un punto di svolta per le relazioni tra Washington e Kiev, ma resta da vedere se questa intesa si concretizzerà e quale sarà l’impatto sulla guerra in corso. Le dichiarazioni di Trump confermano un cambio di approccio rispetto alla linea seguita dall’amministrazione Biden, sollevando dubbi e preoccupazioni tra gli alleati occidentali. L’Europa, che fino a ora ha mantenuto un forte sostegno all’Ucraina, potrebbe trovarsi costretta a rivedere le proprie strategie se gli Stati Uniti dovessero ridimensionare il loro impegno.
In un contesto già instabile, le parole di Trump aggiungono ulteriore incertezza su quello che sarà il futuro della guerra in Ucraina e sulle dinamiche geopolitiche globali. Il prossimo passo sarà capire se l’accordo sulle terre rare verrà effettivamente firmato e quali saranno le conseguenze per l’equilibrio internazionale.