
Simone Cristicchi si racconta a Domenica In. Reduce dal Festival di Sanremo 2025, il cantautore romano parla della sua toccante canzone, “Quando sarai piccola”, e rivela la storia che l’ha ispirata.
Leggi anche: Domenica In, Cristicchi fa piangere a dirotto Lino Banfi
Contrariamente a quanto si pensava, la canzone non parla di Alzheimer. “Mia madre è stata colpita da un’emorragia cerebrale molto dura”, confessa Cristicchi a Mara Venier. “È stato un fulmine a ciel sereno, non sei mai preparato”.
Leggi anche: Addio a Margherita Porfido: il Salento piange una grande musicista e una donna di cuore
“Mia mamma esempio di forza interiore”
“Mia mamma a 40 anni ha perso il marito, con 3 figli da crescere”, racconta Cristicchi con commozione. “È un esempio di forza interiore straordinaria, nonostante abbia tutto il diritto di maledire la vita riesce ancora a sorridere. E questo è il più grande insegnamento”.
“I miei fratelli e io l’abbiamo aiutata a riprendere un percorso di rinascita, nonostante i danni irreparabili che ha avuto”, spiega Cristicchi. “È con noi, è felice con i figli e con i nipoti”.
Cinque anni nel cassetto: “Aspettavo il momento giusto”
“Ho scritto questa canzone 5 anni fa”, rivela Cristicchi. “Tutti mi hanno detto che non avrei dovuto inserirla nell’album per non bruciarla. Davanti a questo brano, tutti avevano una reazione forte. Abbiamo aspettato il momento per far uscire la canzone che tratta un tema delicato”.
“Quando Carlo (Conti, ndr) l’ha ascoltata e l’ha voluta al Festival, ho pensato che è stato giusto aspettare tutti questi anni”, aggiunge Cristicchi.
Critiche? “L’arte è soggettiva, io sono felice di essere entrato nelle case”
Non sono mancate le critiche al brano. “In questa canzone c’è il tema del valore del tempo, c’è il tema della ciclicità della nostra vita e il tema di un amore che vuole sconfiggere il tempo che passa. E’ un tema delicato, ognuno può trovarci qualcosa dentro”, dice Cristicchi. “Io come artista scatto una diapositiva che non incontra il gusto di tutto, l’arte è soggettiva. Io sono felice di essere entrato nelle case. Se questa canzone serve ad accendere la luce su tanti anziani che magari vivono da soli, allora questa canzone è servita”.
Una canzone per accendere la luce: “Se serve ad aiutare gli anziani, ne sono felice”
“Se questa canzone serve ad accendere la luce su tanti anziani che magari vivono da soli, allora questa canzone è servita”, conclude Cristicchi con un sorriso.